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Srweb - Toro, errori ed ostinazione

di Marina Beccuti
Fonte: www.srweb.eu

Ma quante belle (brutte) cose ci ha proposto Torino-Ancona di ieri sera, a volte sembra incredibile come ci si riesca a complicare la vita da soli.

In rapida successione i temi caldi della serata: formazione sbagliata e modulo inadatto per il Mister, supponenza (a tratti) della squadra, alcuni singoli in ombra e la sfuriata finale di Bianchi seguita dalla calma piatta in mix-zone.

Che ci sia lo zampino del Mister in questa sconfitta "sventata" all'ultimo secondo pensiamo sia fuor di dubbio: schierare Ogbonna laterale sinistro opponendolo al velocissimo e discretamente dotato Surraco è stata un'operazione sbagliata.

Il giocatore ha rimediato un paio di brutte figure in un ruolo che non gli appartiene lottando ad armi impari, un po' come se mettessimo (esagerando) il Campione del Mondo dei 10.000 piani Bekele, contro Bolt nel giro della morte i 400 piani ... una lotta impari.

Angelone è sicuramente una delle migliori espressioni nel ruolo di centrale, una garanzia per il futuro del Toro, ma non bisogna farlo giocare fuori ruolo, per di più con a fianco Pratali che di brividi ne regala più di Dario Argento in Profondo Rosso.

Purtroppo va aggiunto alla lista anche lo schieramento del centrocampo dove Coppola (gladiatorio) si ritrova a fare il metronomo di centrocampo, ruolo che proprio non gli si addice, con a fianco Zanetti un altro che in fase di impostazione parla arabo con i giapponesi senza dimenticare il terzo centroccampista tale Aimo Diana che di mestiere fa lo "stantuffo" esterno e non l'incontrista.

Per finire mettiamoci anche la scelta di privilegiare uno spentissimo Leon ad un guizzante Gasbarroni.

Per rimediare agli errori iniziali Colantuono spende due delle tre sostituzioni a sua disposizione, ma la squadra ne risente parecchio incartandosi nella ricerca di un gol che non vuole arrivare e con gli avversari che prendono coraggio e maramaldeggiano per tutto il campo.

Bisognerebbe pensare in certe partite ad un 4-4-2 molto più salutare, ma il Mister appare un po' troppo ostinato.

Dicevamo di Leon ... quasi un fantasma, un unica rasoiata nel primo quarto d'ora e poi al piccolo trotto per tutta la sua partita e si è notata ancor di più la sua scarsa prestazione quando è entrato in campo il dinoccolato Gasbarroni che ha fatto letteralmente impazzire gli avversari.

Non per nulla il gol arriva da un suo cross e Bianchi che fino ad allora si era speso nel monoschema granata, cioè "la tengo e passo a Di Michele", inzucca e regala un pareggio insperato.

Bianchi segna e la frustrazione sua e della squadra esplode nella contestazione dei contestatori (eccessiva), non notata dall'arbitro ma vista e riportata dai media che udite, udite, chiedono la prova televisiva paventando una lunga squalifica inneggiando ad Eric Cantona ed il suo colpo di Kung Fu sferrato ad uno spettatore ululante ... ma che film hanno visto?

In zona mista alla fine però tutto era tranquillo, sul referto dell'arbitro nulla e Mister sereno, unico ad essersi accorto che forse qualche cosa non era andata bene Cairo che con tranquillità richiama un po' tutti alla concretezza.

Morale della fiaba (che fa molto Colorado): esagerando ed ostinandosi, pensando di essere superiori, cercando sempre la formazione particolare come anche la giocata di fino alla fine si collezionano 2 punti in tre partite e per una squadra che dovrebbe "asfaltare il campionato" forse forse è un po' troppo.

Una riflessione è obbligatoria per non ripetere gli stessi errori un'altra volta.


GMC