Stasera il cuore batte per il Benfica
Non c'è nemmeno bisogno di dirlo e nemmeno ribadirlo, perchè nel DNA granata, quando gioca la Juventus si tifa contro. In mezzo qualcuno è più nazionalista degli altri e magari fa un discorso relativo all'essere italiano, che se i bianconeri vanno avanti aumentano i posti nelle coppe europee per le nostre squadre. Ma sono rari. All'apparire delle maglie bianconere a video tutti i discorsi cadono, è una questione di idiosincrasia allo stato puro. Ci sono poi coloro che ti vengono a dire che "bisogna tenere" alle squadre torinesi. Cosa significa "bisogna"? Il tifo nessuno te lo può imporre e non è nemmeno un sentimento di comodo, di piaggeria, di opportunismo. E' un qualcosa di intimo e personale, ti piace o non ti piace. Ami oppure odi quella squadra, quell'atleta, quel modo di essere.
Ma questa sera l'avversario è diverso, non si tifa contro la Juve ma per il Benfica, squadra gemellata con il Torino per i fatti che tutti sanno. C'è rispetto, ricordo, memoria, storia, tutto quello che lega la squadra di Lisbona al Torino, con lo scambio di idee e rappresentanza tra i due Musei, così come succede con il River Plate. Una rappresentanza dei due club sarà anche presente il 4 maggio in ricordo del 65° anniversario di Superga. E' inoltre piacevole che il Benfica sia tornato grande dopo anni di crisi, proprio com'è successo al Toro.
Per la storia non solo sportiva, ma anche storica e politica, essere "benfiquista" in un certo periodo voleva dire andare contro la terrificante dittatura di Salazar, finita mica troppo tempo fa, si parla solo degli anni settanta. Un po' come essere del Barcellona e sentire l'indipendenza catalana contro il potere centralista di Madrid, con il Real che stava dalla parte del Caudillo, generale Franco. Insomma quell'essere diversi e andare contro il potere opprimente di chi vuole imporre la sua forza con l'inganno. E i tifosi del Toro si sentono tali perchè fanno parte di un pianeta che non vuole omolagarsi al resto della società, fatta di cinismo e del voler vincere a tutti i costi, sfruttando potere e falsità.
Per questo stasera la partita di Europe League (una coppa che potrebbe, chissà, vedere anche il Toro parteciparvi nella prossima stagione...) tra il Benfica, neo vincitore del campionato lusitano, e la Juventus è sentita quasi come un derby da parte granata. Arriva inoltre proprio alla vigilia della settimana santa, la commemorazione della tragedia di Superga. Gli eroi granata partirono proprio da Lisbona per il loro ultimo viaggio, dove non atterrarono mai ma andarono dritti nel mondo immaginario degli invincibili. Ferreira e Mazzola che si stringono la mano. Chiudendo gli occhi si possono rivedere nelle fotografie d'epoca. Per questo io tifo Benfica e credo che molti mi seguiranno. Anche là sul colle qualcuno correrà in campo stasera. Vada come vada, non me ne pentirò mai.