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Torino-Chievo, le pagelle. Gazzi eccelso, Sansone vuol dire fiducia

di Riccardo Billia

Torino (4-2-4)

Gillet 6: chiude l'anno con una prodigiosa parata su Hetemaj, l'unica della partita. Non rischia mai in uscita, anche se si nota la sua affezione per i fotografi.

Darmian 6: diligente e dinamico come richiede il suo ruolo. Il Chievo si concede una giornata di vacanza anche dalle sue parti.

Masiello 6: a parte le incomprensibili rimesse laterali arretrate di venti metri, non concede le sue solite amnesie agli avversari. Ed è già confortante. Ora si attendono segnali di maggiore vitalità.

Glik 6,5: sull'autogol di Sardo c'è il suo fondamentale zampino. La sua ruvidezza allontana Hetemaj, ma un ripasso di educazione sportiva non gli farebbe male, visto che ormai è nel mirino degli arbitri.

Rodriguez 6,5: non è solo l'aria da villain sudamericano a spaventare Paloschi. Ci mette molto della sua esperienza. Nessuna sbavatura in tutti i 95'. Tornato ai livelli di ottobre.

Gazzi 7,5: esemplare per grinta, dedizione alla causa e ordine. Riesce ad intercettare anche gli spifferi che circolano nel centrocampo clivense. E pone la ciliegina, ovvero il gol, sulla sua torta con tante grazie anche ad Andreolli.

Vives 6: in linea con la prestazione contro il Genoa. Non sfigura, dosando il fosforo di cui è dotato, ma senza salire di tono. E' ancora lontano dal giocatore che ha fatto la differenza l'anno scorso.

Cerci 6,5: dopo 10' giunge a temperatura e ubriaca Dramè, nell'azione che porta al vantaggio granata. Replica più tardi in versione incontenibile, innescando la miccia per il raddoppio. Prima di spegnere la luce, Andreolli gli nega quello che sarebbe stato il terzo sigillo (st 92' Basha sv).

Birsa 6: è innegabilmente il miglior crossatore della truppa venturiana. Purtroppo spreca alcune potenziali occasioni per pungere in fascia. Nella ripresa agisce d'intelligenza aiutando Masiello nel contenimento (st 83' D'Ambrosio s.v.).

Bianchi 6: non molla un centimetro sino al fischio finale. E' in salute e si vede anche da come difende e smista i palloni. Tuttavia non graffia sottoporta, il suo principale compito, pur, per la verità, non giovando di tanti rifornimenti.

Sansone 6,5: manda alle stelle un gran servizio di Gazzi in piena area. Gira come una trottola cercando spazi e riemerge nella ripresa quando lambisce il palo con una pregevole girata di sinistro. Deve incidere maggiormente, ma sono soprattutto Ventura e la società a doverci credere di più (st 80' Sgrigna sv).

 

Ventura 6,5: qualsiasi prestazione sarebbe scalata in secondo piano dinanzi al risultato. I tre punti di oggi portano ossigeno alla squadra e all'ambiente prima delle sosta. Il Chievo è apparso già   in procinto di festeggiare l'anno nuovo, mentre il Toro ha saputo costruire il successo con la consueta pazienza. Archiviato il primo tempo, nella ripresa è salito in cattedra il reparto amministrazione. 19 punti (20 senza la penalizzazione) è un discreto bottino per essere ottimisti sul futuro. La palla passa a Cairo e Petrachi.

 

Chievo Verona (4-3-1-2)

Sorrentino 6, Sardo 5,5, Dramè 5, Dainelli 6, Andreolli 6, Cofie 5,5, L. Rigoni 5, Guana 5,5, Hetemaj 5,5, Thereau 5, Paloschi 5, Jokic 5, Pellissier 5,5 Di Michele sv. All. Corini 

 


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