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Torino-H. Verona, le pagelle. Rodriguez rientro da incubo, Farnerud non ingrana. Cerci superstar...ancora

di Riccardo Billia

Torino (3-5-2)

Padelli 6: un po’ troppo “leggero” e distratto in un paio di uscite. La sua partita si gioca soprattutto fuori dai pali quando viene chiamato in causa dai numerosi cross dalla trequarti dei veronesi. Nulla può sui due gol.

Darmian 6: viaggia in folle per buona parte della contesa. Raramente avanza oltre la metacampo, e contiene uno Jankovic non certo irresistibile.

Bovo 6: nel complesso risponde ancora bene alla terza chiamata da titolare, stavolta al posto di capitan Glik. Sporca la sua gara perdendosi Toni sul primo gol.

Rodriguez 5: il rientro in prima linea del condottiero uruguaiano è un puzzle di errori. Toni lo fa ammattire con la sua esperienza. Abbocca all’astuta mossa in area dell’ex viola che vale il penalty.

Moretti 6: il più attento della retroguardia granata. E’ sempre al posto giusto, pur cedendo a volte alla velocità dei gialloblù. Tenta invano qualche sortita offensiva sui calci piazzati.

D’Ambrosio 6: dopo gli exploit con Bologna e Milan si prende una pausa. Si adegua ai tempi non frenetici della partita, preoccupandosi più dell’estro di Gomez, sul quale però non chiude tempestivamente in occasione del pareggio.

Bellomo 6: il migliore del centrocampo venturiano nella prima parte di gara. E’ l’unico a provare la conclusione da fuori area, e se la cava discretamente in cabina di regia per oltre un tempo. Poi va in apnea e il Verona ringrazia.

Basha 6: non cambia di una virgola il suo modo di stare in campo. In compenso è lesto a rubare ad Hallfredsson la palla che poi innesca Cerci per il raddoppio.

Farnerud 5: il diesel svedese non cambia mai marcia. Il suo andamento lento viene mascherato da un primo tempo alla camomilla, ma in fase di impostazione marca visita. (dal 63’ El Kaddouri 5: è la contromossa di Ventura a quella di Mandorlini con Cirigliano. Nella mezz’ora a disposizione non ha convinto né come mezzala come spalla temporanea di Immobile).

Meggiorini 5,5: il primo tempo è una fotocopia di quello contro il Bologna. Poi si riprende, ma sottoporta evidenzia i suoi limiti. Colpisce un legno da un metro, e un suo tiro maldestro favorisce quantomeno il guizzo di Cerci. Prende un secondo palo da lontano, che viene eletto miglior colpo di serata (dal 72’ Immobile 6: è autore di un paio di interessanti spunti in zona gol, di buon auspicio per il derby. Il Toro aspetta i suoi gol).

Cerci 7,5: imprescindibile per questa squadra, ancora più dell’anno scorso. Cinque timbri in altrettante giornate, certificano la sua capacità di andare a rete con estrema facilità. Il raddoppio è un concentrato di astuzia e cinismo allo stato puro (dall’82’ Brighi sv).

 

All. Ventura 6: il pareggio è figlio di una discreta prestazione, ma l’impressione è che siano sempre le ingenuità a condannare questa squadra. Oltre al fatto che senza Cerci, il gol resta una chimera per centrocampisti ed attaccanti. Dà fiducia a Bellomo ottenendo qualche segnale positivo, mentre lo stesso non si può dire di Farnerud. Sarebbe stato più salutare far rifiatare D’Ambrosio in vista del derby.

 

Hellas Verona (4-3-3)

Rafael 5,5, Cacciatore 6, Gonzalez 5, Moras 5,5, Albertazzi 5,5 (dal 60' Cirigliano 6,5), Romulo 5,5, Jorginho 6,5, (dall'83' Donadel sv), Hallfredsson 6, Jankovic 5,5, Toni 7, Gomez 6 (dal 79' Sala sv) All. Mandorlini 6,5.