Torino, il toto allenatore
Il Torino, dopo aver detto addio alla Serie A, prendendosi per così dire un anno sabbatico, deve ora voltare pagina e cominciare a programmare la serie cadetta, ma con una squadra che abbia già un'ossatura da A. Dovrebbe seguire l'esempio di quel Toro in B della stagione '89/90, allenato da Fascetti e con una rosa di tutto rispetto, che in A fece bene, ultimo periodo gioioso dei granata. Tra i nomi di rispetto c'erano Dino Baggio, Benedetti, Carbone, Cravero, Ferri, Lentini, Marchegiani, Muller, Mussi, Pacione, Policano, Romano, Ezio Rossi, Sordo e Venturin. Tutti nomi importanti che potevano costituire quasi una nazionale.
Seguendo questo esempio, presidente dell'epoca era Borsano, Cairo, che dovrà dare carta bianca a Foschi per non perderlo, deve cercare di trattenere Dzemaili, Bianchi, Rosina, Natali magari Abate, più Sereni e qualche giovane, tipo Vailatti e Rubin. Sarà importante anche confermare Franceschini che in queste ultime partite, scelto da Camolese dopo essere rimasto nell'anonimato per quasi due anni, ha dato l'anima, ha segnato gol importanti ed è diventato il beniamino dei tifosi.
Prima di procedere alla rosa bisognerà scegliere l'allenatore, visto che Camolese difficilmente sarà confermato, pare che sia più Foschi che Cairo a non voler proseguire con il tecnico di San Mauro. Aprendo una parentesi si può dire che è meglio cambiare subito se manca la convinzione, per evitare poi un altro esonero a stagione in corso.
I candidati sono: Beretta, sul quale Cairo ha messo gli occhi addosso da tempo, Colantuono, tecnico di fiducia di Foschi, Reja, che si intende di promozioni. Possiamo aggiungere che Mazzarri è libero dalla Sampdoria e due anni fa era già tra i candidati a venire al Torino, ma fu scelto Novellino. Beretta dovrebbe essere in pole position, ma tutto dipenderà dalle decisioni di Foschi e visto che tutti vedono in lui l'uomo della riscossa, Cairo lo dovrà accontentare. Colantuono è un altro esperto di promozione, avendola ottenuta dalla B alla A con l'Atalanta nel 2005/06 (l'anno successivo in A la Dea arrivò ottava). Sarebbe un'altra tegola dover annunciare il suo addio, perchè a livello di immagine Cairo non deve più fare passi falsi.