Torino, le incertezze di Colantuono
Brucia la sconfitta del Torino a Trieste. Nel giorno in cui i granata potevano centrare la vetta, si sono fatti soprendere dalla Triestina e rimontare dal Lecce. Questo è un campanello d'allarme, perchè i salentini sono in recupero e diventano i principali antagonisti del Torino per la promozione diretta. Il Frosinone è crollato in casa con il Sassuolo e sembra finita la sua favola, infatti la squadra di Moriero ha cominciato a faticare da qualche turno a questa parte. Con tutto rispetto, ma le squadre che finora sono state in testa non avevano o hanno le credenziali per restarci, compreso l'ottimo Ancona. Il Lecce invece le ha, per questo incute maggior timore.
Bisogna premettere che a Trieste una sconfitta ci può stare, ma è d'uopo domandarsi come mai i granata si siano presi un turno di vacanza, soprattutto gli attaccanti che non si sono quasi mai visti dalle parti del portiere avversario. Che Di Michele non sia nel massimo della forma s'è capito, dunque forse era il caso di farlo rifiatare un turno. Leon, dal canto suo, non poteva fare la differenza entrando nel secondo tempo, magari pure indispettito di essere rimasto in panchina. Una buona parte di responsabilità di questa sconfitta, al di là degli errori di Sereni, è di Colantuono, che ha fatto scelte discutibili nei cambi. Sull'1-0 scoprirsi così tanto come ha fatto lui, mettendo quattro attaccanti tutti insieme è avventato, infatti è arrivato il secondo gol degli avversari.
Ogni allenatore ha le sue ragioni per decidere chi mandare in campo, ma la sensazione è che il mister fosse un po' confuso. Dunque in settimana, prima di fare la romanzina ai suoi, forse è il caso che Cola analizzi le sue scelte. Fa bene il mister a predicare umiltà, ma a Trieste ha peccato lui di una leggera presunzione. Infine una considerazione, forse al Toro manca uno come Godeas, un giocatore che ha corso novanta minuti senza sosta, abile a mettere scompiglio in attacco, così come farsi trovare immediatamente in difesa.