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Torino, le pagelle finali. Darmian mattatore, Pasquale buco nell'acqua

di Matteo Maero

Finita la stagione, è tempo di tirare le somme per i giocatori granata. Quest'anno ho avuto il privilegio di valutare le prestazioni dei singoli partita per partita ed è dunque mio onore darne le valutazioni finali, al fine di inquadrare al meglio la stagione di ognuno, attrvaerso il solito voto numerico.

Oggi tocca ai terzini. Tra soddisfazioni e delusioni, buona parte della stagione granata è passata dagli esterni.

 

Darmian (37 presenze, 0 gol): Completo. Ce lo si aspettava, a dire il vero. Matteo Darmian è stato il mattatore della fascia destra (o sinistra, a seconda delle esigenze) praticamente in tutte le partite a cui ha preso parte. Velocità e doti tecniche non gli mancano assolutamente e lo palesa chiaramente con alcune prestazioni da mille e una notte. In copertura è quasi infallibile (Bologna e Lazio permettendo) e nella fase avanzata sostiene il gioco con efficacia, non disdegnando l'assist (tre quest'anno). Come se non bastasse, quest'anno il numero 36 ha dimostrato costanza e adattabilità in ogni posizione in cui è stato schierato, sia per necessità che per reali capacità. In poche parole, Matteo Darmian è diventato difensore a tutto tondo ed elemento indispensabile per la manovra granata.

VOTO FINALE: 7

 

Masiello (8 presenze, 0 gol): Assente. L'anno scorso è stato oggetto delle più aspre tra le critiche dei tifosi granata: pasticcione, lento, fuori dalle logiche della Serie A e così via. Perciò, sembra incredibile il sentimento di rimpianto che molti hanno provato quest'anno nei confronti del terzino capano. Senza D'Ambrosio a gennaio in poi, con un Pasquale senza arte né parte ed in mancanza di innesti di livello, l'unico appiglio per la fascia sinistra è stato proprio lui. Tirato in causa solo 8 volte, ha sfoderato almeno 6 prestazioni pienamente sufficienti, ben lontane da quelle opache del passato. Purtroppo, gli infortuni, sia ad inizio che a fine stagione, ne hanno minato il rendimento e costretto Ventura a salti mortali tattici che dopotutto non rimpiangiamo. 

VOTO FINALE: 6

 

 

Pasquale (13 presenze, 0 gol): Opaco. Arrivato a fine mercato come riparazione per una fascia sinistra troppo spesso zoppa, l'esterno ex Udinese non ha soddisfatto le seppur basse aspettative. Dimostratosi troppo spesso impacciato e lento nella manovra, Pasquale non è riuscito a "replicare" il lavoro che avveniva sulla fascia destra, rendendosi talvolta protagonista di prestazioni clamorosamente negative e lasciando "monco" il gioco granata. A fine stagione viene colpito da un infortunio, ma la sua assenza è passata piuttosto inosservata.

VOTO FINALE: 5

Vesovic (3 presenze, 0 gol): Da scoprire. Arrivato a gennaio dalla Stella Rossa a parametro zero, Marko Vesovic rappresenta un colpo di mercato soprattutto in chiave futura. Come spesso accade, Ventura ha preferito lasciar del tempo al giovane classe 1992, puntando prima alla corretta integrazione nella rosa e successivamente alla considerazione tattica. Le tre presenze, quasi tutte di "emergenza", parlano da sé. Tuttavia, il futuro è dalla sua parte, così come la fiducia dell'ambiente.

VOTO FINALE: SV

 


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