Torino-Milan, le pagelle. Gillet da penna rossa, Cerci un fantasma. Bianchi gol amaro
Gillet 4,5: vive la domenica più nera da quando veste la maglia granata. Incolpevole sul sigillo di Robinho, emette la sua condanna sugli altri tre schiaffi rossoneri. Se si perde anche lui...
Darmian 5,5: galleggia nel primo tempo, pur evidenziando qualche timore di troppo in fase di tamponamento. Non ricopre a dovere il ruolo di bodyguard su Gillet, agevolando la zampata di El Shaarawy.
Masiello 5: offre il consueto piatto insipido. Resiste nel primo tempo, poi affonda nella ripresa. Ha l'attenuante di subire la pressione fallosa di Pazzini sul terzo gol.
Di Cesare 5,5: sicuro e guardingo sino alla finta letale di Robinho sul pareggio milanista. Dopo perde l'orientamento e non riesce più a ritrovare la bussola. Incerto sul traversone sul quale Gillet archivia suo malgrado la partita. Ma Il resto della squadra non lo aiuta.
Ogbonna 5,5: con Gillet si complica la vita in disimpegni ad alto rischio con gli avvoltoi rossoneri. Imposta comunque con l'usuale pulizia, ma Pazzini se lo divora più volte. Affoga inevitabilmente anche lui nel naufragio.
Gazzi 5,5: abbaia nella prima parte di gara, tenendo a debita distanza le incursioni avversarie. Cuce e ricama, ma nella ripresa si fa inghiottire dall'onda rossonera. Per la serie: l'impegno non basta.
Basha 5,5: meglio in fase d'impostazione rispetto a Gazzi, ma la raffinatezza non è nelle sue corde. Lotta e argina quanto possibile, poi si arrende alla forza d'urto milanista.
Cerci 4,5: ha il freno a mano tirato e si vede sin dalle prime battute. Spaesato e senza mordente. Il suo fisiologico black-out si dilata per un tempo. Un po' eccessivo. (st 1' Birsa 6,5: suona una delle rare melodie dolci di questo pomeriggio. Frizzante ed efficace, sfiora il gran gol e rispolvera il termine cross quando pennella una palla che Bianchi concretizza).
Santana 6,5: il primo squillo della contesa è il suo dopo 2'. E non è un fuoco di paglia. Si dimostra un cecchino d'annata giocandosi al meglio il regalo natalizio di Nocerino. Rimane in partita sino alla fine, costringendo la difesa di Allegri a non abbassare la guardia (st 29' Verdi: entra quando la sua casa madre ha preso il largo).
Bianchi 6: in alcuni frangenti compie errori da scuola calcio. Obbliga però Abate a stenderlo al limite dell'area e colpisce a salve in due situazioni. Si veste da assist-man per Sansone. Birsa lo rivitalizza consentendogli di siglare il quinto gol dell'anno, oltre due mesi dopo l'ultimo di Bergamo.
Meggiorini 5: non è sufficiente giocare a sportellate con la difesa e aprire sporadicamente il gioco. In serie A è fondamentale far male dentro l'area. A lui non riesce nemmeno il solletico. L'unica combinazione con Bianchi si registra al 35'. (st 20' Sansone 6: anima un po' l'attacco granata, provocando quello che sarebbe stato un rigore abbastanza solare).
Ventura 5: undici gol subiti in quattro turni fa suonare l'allarme. Come un solo punto racimolato in questo mini-girone d'inferno, che si conclude con il quarto scivolone interno. Se si perdono le chiavi del bunker difensivo, diventa arduo evitare il burrone. La carenza di qualità dell'organico è palese, ma il copione di gioco non muta. E soprattutto: centrocampo senza fosforo e in perenne inferiorità numerica. L'avventura del tecnico genovese in granata passa inevitabilmente dalle prossime tappe chiamate Genoa e Chievo. Si inizia ad avvertire un vitale bisogno d'ossigeno, ovvero di vittorie.
Milan (4-3-3):
Amelia 6, Yepes 6,5, Mexes 6,5, De Sciglio 6,5, Nocerino 6, De Jong 5,5 (pt 21' Ambrosini 6,5), Emanuelson 6, Robinho 7, Pazzini 7 (st 35' Bojan sv), El Shaarawy 6,5 (st 33' Flamini sv). All. Allegri 7.