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Torino, no alle voci di mercato

di Marina Beccuti

Per fare bene in queste ultime tre partite che mancano alla fine del campionato, dove il Toro pare aver ripreso la sua corsa, bisogna stare concentrati e pensare solo a questa stagione. Se finisce bene ne trarranno vantaggio tutti. Dunque attenzione alle distrazioni di mercato, o meglio alle voci che stanno cominciando ad uscire. Finora il Torino sembrava esserne rimasto immune, ora però, dopo la retrocessione dell'Atalanta, da ieri matematicamente in B, dove ha raggiunto Livorno e Siena, si parla di un ritorno di Colantuono. Non si vuole rivivere la stessa storia della Fiorentina, con Prandelli che ha ancora un anno di contratto e tutti danno per altri lidi. Non dimentichiamoci che Colantuono ha un contratto che si rinnova automaticamente in caso di promozione, che sembrava quasi una passeggiata quando è stato siglato, invece poi non è andata così.

Per fortuna che la Juventus non ha messo gli occhi addosso a Cola, mai dire mai però, visto che hanno scelto proprio un ex granata come Zaccheroni per la risalita, ma ha fatto peggio di Ferrara. La Juve ha messo in difficoltà parecchie squadre andando a corteggiare i loro tecnici, dalla Fiorentina per Prandelli, al Liverpool per Benitez e adesso sta tentando Del Neri. Non sia mai che faccia anche una telefonata a Cola.

A parte gli scherzi, è necessario in questo momento rimanere uniti e non pensare al mercato, si sa che Bianchi è appetito da club di A, che Colantuono forse non ha convinto del tutto al Torino per cui non è detto che il rinnovo sia così automatico come sembra, se il Toro salirà in A, ovvio. Fino a che non c'è la certezza della categoria il Torino non può muoversi. Lo faranno i procuratori, nella speranza che lavorino in silenzio. Basta solo passare questo mese di ferro, poi potremmo tutti quanti scatenarci con il mercato.