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TORINO: occhio a Corradi

di Marina Beccuti

L’entusiasmo che ha accompagnato il Torino in questi 15 giorni, dopo la vittoria contro il Lecce per 3-0, deve lasciare spazio alla concentrazione perché la partita di Reggio è piena di rischi. De Biasi saprà tenere sotto controllo la sua truppa, anche perché essendo un mister molto pratico non vuole cali di tensione mentali. E’ chiaro un colpaccio contro la Reggina di Paul Newman Orlandi darebbe più consapevolezza al Torino, soprattutto in chiave salvezza da raggiungere prima possibile, per poi fare un campionato all’insegna della spregiudicatezza. La coppia Amoruso/Bianchi sarà emozionata di tornare sul campo che li vide protagonisti pochi anni fa, per il primo si può dire solo pochi mesi fa. Ma ci sarà anche la voglia di mettersi in mostra davanti al proprio pubblico. Attenzione però a Corradi, che ha già messo la sua zampata nella prima giornata, seppur il suo gol non sia servito a far vincere i suoi contro il Chievo. E’ chiaro, la Reggina in casa è sempre stata pericolosa e dopo la sconfitta di misura sofferta a Verona c’è tutta l’intenzione di uscire imbattuti sul loro campo.


Il Torino potrà schierare il giovane svizzero Dzemaili, che nell’amichevole contro la Pro Vercelli ha fatto vedere di avere ottime qualità, sottolineate anche dai suoi nuovi compagni, bene anche l’austriaco Säumel che al momento non sta facendo rimpiangere Grella. Per quanto riguarda la Reggina non c’è solo Corradi da tenere d’occhio, ma anche Vigiani che l’anno scorso è stato determinante, non solo per il suo gioco offensivo, ma anche per essersi divertito ad insaccare gol preziosi. Senza dimenticare Hallfredsson ed il giovane ex della Primavera viola Tognozzi. Valdez, il giovane e promettente Di Gennaro (vent'anni, fantasista, sarà un bel duello con Rosina), Lanzaro sono altri giocatori determinanti per le prestazioni degli amaranto di Calabria. In settimana si era parlato di un possibile arrivo di Stefano Fiore tra le fila della Reggina, ma l’ex granata attualmente resta ancora disoccupato e sarà uno dei vari opinionisti ospiti di Simona Ventura in “Quelli che il calcio…”.


Nei due anticipi di sabato il Palermo del neo tecnico Ballardini ha strapazzato una Roma piena di assenze che probabilmente ora dovrà fare a meno di Vucinic e De Rossi, usciti malconci dal Barbera. La doppietta di Miccoli ha seduto la squadra di Spalletti che, dopo il risicato pareggio interno contro il Napoli, è caduta su un campo difficile, ma non impossibile, visto che il Palermo sulla carta non si è rinforzato rispetto all’anno scorso. Vittoria di misura invece per l’Inter, messo in difficoltà dal Catania dell’ex Zenga. Due le autoreti a favore della squadra di Mourinho, la prima di Mascara, la seconda di Terlizzi. Tre punti risicati per Mourinho, che ha giocato tutto il secondo tempo in dieci per l’espulsione di Muntari sul finire del primo tempo. Ma la squadra dello Special One non ha ancora offerto un gioco convincente, fatto di tanti piccoli tocchi che non rendono la manovra spregiudicata come ci si dovrebbe attendere dai tanti campioni in campo. L’Inter di Mancini sembrava più convincente, ma come si suol dire lasciamo lavorare il portoghese.


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