TORINO: provare per credere
Partita segnata per i granata? Sulla carta sì, ma visto che questo campionato è nato all’insegna dell’imprevedibilità, nulla è impossibile e credere nell’impresa non è proibitivo. Sia chiaro il Toro deve scendere in campo con umiltà e quella voglia di stupire, tanto cara a De Biasi, che può mettere in difficoltà la compagine di Mourinho, che fa paura sulla carta, ma non è ancora nel massimo della forma. Se Mourinho vuole essere il migliore di tutti può darsi che debba ancora imparare qualcosa dal calcio italiano e sarebbe interessante che uno come De Biasi, che si è sempre sudato ogni panchina, desse una lezione tattica al super quotato tecnico portoghese. Di certo l’idea stuzzica l’allenatore del Torino, cuore nerazzurro da giovane, dove vi ha giocato nel settore giovanile. In fondo il Toro è 14 anni che non batte più i nerazzurri dunque è giunta l’ora di riprovarci. Spettatori interessati e per una volta parteggianti per i colori granata, saranno gli juventini, che hanno come nemico giurato l’Inter.
Tutti si aspettano faville da Rosina che, smessi i panni delle iniziative benefiche, dovrà dare prova della sua bravura al cospetto di una squadra importante. Per il piccolo fantasista calabrese sarà dura sovrastare i lungagnoni interisti, ma può sgusciare dove gli avversari non arrivano e Julio Cesar non è imbattibile, soprattutto se sorpreso da tiri improvvisi e veloci. Amoruso è in forma e potrebbe dare il suo contributo, a fianco di Bianchi che deve ancora ritrovare la giusta forma, ma ha i colpi giusti in canna.
Intanto arrivano segnali di riscossa da parte di David Di Michele in quel di Londra, dove il West Ham ha vinto grazie a due sue reti e ad un assist che ha permesso ad un compagno di andare a rete. Un Di Michele ritrovato, che forse in Premier può resuscitare dal suo letargo torinese. Buon per Zola, ma anche per il Toro visto che è solo in prestito. Ma si ha l’impressione che con la squadra granata non fosse felice per cui si spiegano le sue difficoltà. I numeri li ha, peccato che la testa non sempre accompagni la bravura dei suoi piedi.
Negli anticipi del sabato Catania e Roma hanno vinto, rispettivamente su Atalanta (1-0) e Reggina (3-0). Ora la squadra di Zenga si trova momentaneamente in testa al campionato, affiancando l’Atalanta, ferma al palo e la Lazio, che oggi sarà al Meazza opposta al Milan. La Roma invece sale a 4 punti. La squadra di Spalletti ha messo in mostra una grinta ritrovata, segno che la crisi forse era solo frenesia da risultato e da qualche media che ha gettato benzina sul fuoco su una disfatta più virtuale che reale.
Torino (4-3-2-1): 1 Sereni; 19 Diana, 22 Di Loreto, 50 Pratali, 33 Rubin; 27 P. Zanetti, 5 Corini, 24 Saumel; 10 Rosina, 11 Amoruso; 29 Bianchi (99 Calderoni, 32 Colombo, 3 M. Pisano, 6 Ogbonna, 8 Barone, 9 Abbruscato, 30 Stellone). All. De Biasi
Inter (4-3-3): 12 J. Cesar; 13 Maicon, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 26 Chivu; 14 Vieira, 19 Cambiasso, 4 J.Zanetti; 33 Mancini, 8 Ibrahimovic, 45 Balotelli (1 Toldo, 16 Burdisso, 15 Dacourt, 77 Quaresma, 7 Figo, 10 Adriano, 9 Cruz). All. Mourinho