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Torino-Roma, le pagelle: difficile scegliere il migliore in un Toro così

di Alex Bembi

Hart 7: coraggioso quando in uscita cancella la palla un istante prima che il suo ex compagno Dzeko calci a rete, provvidenziale in un paio di occasioni, miracoloso ad inizio ripresa su Dzeko. Superato solo dagli undici metri, dimostra ogni partita che passa di essere un valore aggiunto a questa squadra.

De Silvestri 6: due clienti scomodi, l’ex Bruno Peres e Perotti, ma lui grazie anche al ripiegamento di Falquè se la cava sempre. Tranne in occasione del rigore quando aggancia Perotti con un'ingenuità. Esce per un problema fisico, speriamo nulla di grave. (62’ Zappacosta 6,5: difende con attenzione e prova a scatenare la sua velocità nelle praterie che la Roma è costretta a lasciare. Sfiora la rete con un bel diagonale: solo un super Szczęsny gli dice di no.).

Rossettini 5,5: la difesa granata non è impeccabile oggi, lui e il compagno di reparto sono andati spesso in difficoltà. Troppe le occasioni concesse agli attaccanti della Roma, spesso soli davanti ad Hart. Sovrastato dal bosniaco di testa.

Castan 6: un pochino meglio di Rossettini, qualche buon anticipo lo mette a segno. Parte in grave affanno, Dzeko ha molte occasioni e solo per la poca vena sottoporta del bosniaco il Toro non viene punito. MIgliora nella ripresa.

Barreca 7,5: splendida prova, soprattutto in fase di contenimento. Alla terza gara assoluta in serie A trovarsi ad affrontare una fascia che sovrappone due pezzi da 90 come Florenzi e Salah non è facile. Lui se la cava egregiamente, in alcune occasioni mostrandosi superiore nell’uno contro uno ai campioni affermati. Qualità e quantità profuse per 95’ minuti, instancabile.

Obi 6,5: sembrava lanciato verso un’altra prestazione maiuscola, grintoso, temerario nei recuperi, decisivo negli assist (suo il preciso pallone per la testa di Belotti in occasione del gol). La sfortuna e i suoi muscoli, molto meno gladiatori del suo spirito, lo costringono a chiedere la sostituzione dopo neppure mezz’ora. (22' Baselli 5,5: ha grandi qualità ma non è sereno, si vede. Solitamente cinisco e bravo sottorete, si perde in un bicchier d’acqua quando, solo davanti alla porta giallorossa, cincischia facendosi rimontare da un difensore lontano diversi metri).

Valdifiori 6: limitato da stretti compiti di marcatura, non incide come dovrebbe in impostazione. La sua prova di sacrificio e lavoro oscuro è comunque apprezzabile.

Benassi 6,5: ha una capacità di inserimento invidiabile, spesso non sfruttata dai compagni. Tra le sue doti, la corsa e la potenza al tiro, mette in mostra solo la prima, dando una grossa mano al centrocampo granata. È cresciuto tanto anche di testa, molto più attento, sta diventando indispensabile.

Boyè 7,5: partita eccellente del giovane argentino, sempre più convincente. Strapotere a livello fisico, forza i blocchi avversari come fossero ragazzini contro un adulto. L’esempio lampante quando salta Florenzi di prepotenza, senza apparente difficoltà. Ha grandi doti, nel dribbling, nel lancio, nell’assist: purtroppo alza raramente la testa, ma diversamente sarebbe perfetto e ha solo 20 anni e una manciata di partite in serie A sulle spalle.

Belotti 7,5: è tornato il bomber e si vede. Il Toro dopo 180 minuti di astinenza ne fa addirittura tre, partendo chiaramente dal suo imperioso stacco di testa. La prestazione è arricchita dalla solita generosità, dal rigore che si procura (e non batte, visti i precedenti errori), da tanti recuperi, da alcune situazioni difensive sbrogliate grazie al suo ripiegamento e anche in fase di assist si distingue da giocatore imprescindibile quale è diventato.

Iago Falque 7: tre occasioni clamorose capitano sul suo destro, in due casi trova l’opposizione di Szczęsny, nella più limpida fermato dal palo. Chirurgico sul rigore, fortunato sul secondo centro personale, aiuta anche in difesa. Una prestazione importante. (65’ Martinez 6: ha due buone occasione nel finale dove la sua velocità fa male ai giallorossi sbilanciati, ma non riesce a fare centro).

Alex Bembi