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Torino, se non ci fosse Bianchi...

di Marina Beccuti

Impossibile immaginare un Toro senza Bianchi, perchè il bomber rimane la punta di diamante di questa squadra e se non segna lui son dolori, anche se Sgrigna e Iunco ci stanno mettendo il massimo impegno, cercando di aiutare soprattutto Rolandinho ad andare a rete. L'unico finora che ha avuto il cinismo giusto per battere gli avversari, considerando che non ha giocato le prime partite per il fastidioso mal di schiena che l'ha accompagnato nell'ultima parte della preparazione estiva. Bianchi ha il senso del gol alla massima potenza, d'altronde è una prima punta e ha l'obbligo di segnare.

I guai arrivano quando Bianchi non c'è o non è in giornata, per fortuna che ora sta bene e può fare la differenza. Un Bianchi che trova la sua forza nella famiglia infatti sabato ha dedicato la sua seconda rete in campionato al padre Romano, con una bella scritta sulla maglietta: "Sei forte papà".

Ora però le attenzioni sono tutte su Iunco che potrebbe già essere presente domenica a Bergamo, ma bisognerà aspettare qualche giorno per capire se l'attaccante sarà pronto o meno per la sfida d'alto vertice dell'ottava giornata di campionato. In questo momento è ancora lui il capocannoniere del Torino con tre gol, uno in più di Bianchi che ha saltato le prime partite di campionato. Se non dovesse farcela l'ex del Cittadella sarà pronto Obodo come trequartista, con Gasbarroni in attesa.


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