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Torino - Taranto 2 - 1

di Elena Rossin

Ad assistere alla terza uscita ufficiale stagionale del Toro - nonostante il freddo e le nuvole che incombono seppur  ci siano degli squarci che permettono di vedere l’azzurro del cielo - un folto gruppo di tifosi granata è giunto a Sappada, circa quattrocento persone che accolgono con entusiasmo i Ventura-boys. Sono presenti anche una cinquantina di sostenitori del Taranto che all’ingresso della squadra in campo hanno innalzato cori di sostegno per i propri beniamini, riproposti poi durante la gara. Cairo, come annunciato, è arrivato, una mezz’ora prima dell’inizio, per constatare i progressi  della squadra e per fare il punto con il mister e il direttore sportivo Petrachi sulle prossime mosse di mercato. Appeso alla recinzione del terreno di gioco un cartello con la scritta: “No alla tessera” a ribadire che ai tifosi le norme che regolamentano l’ingresso negli stadi non piacciono e non saranno mai accettate, soprattutto dalla parte più calda dei  sostenitori. Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del caporal maggiore David Tobini caduto in Afganistan.

Sin dalle prime battute si nota che il tasso tecnico della gara e dell’agonismo in campo, rispetto alle precedenti partite, è superiore. Il Torino parte all’attacco e sul contropiede tarantino chiudono bene Ogbonna e Zavagno, prima che la palla possa giungere dalle parti di Coppola. La prima parata di Coppola arriva al settimo minuto su tiro di Guazzo. La risposta del Toro non si fa attendere: al nono punizione di Iori e tiro di Guberti che Bremec para a terra. Sul primo angolo del Taranto, al dodicesimo, riecheggia l’urlo di Ventura che richiama Stevanovic perché lo vuole a contrastare chi batte il corner, l’azione termina con il palo di Guazzo. Al ventiseiesimo Russo con un tiro da fuori impegna Coppola che senza problemi fa sua la sfera; un minuto dopo palo dello stesso Russo che sfugge a Ogbonna. Il primo angolo per il Torino viene battuto al ventottesimo, ma è corto ed è facile preda dei giocatori ospiti.  Passa un minuto e Stevanovic non può esultare perché il suo tiro finisce sul palo e poi danza lungo tutta la linea della porta prima di essere afferrato da Bremec. Al trentaseiesimo sfiorata la rissa per un brutto fallo di Prosperi, che chiede subito scusa, su Stevanovic, che si rialza dopo le cure del medico. Punizione di Iori che spedisce la palla in mezzo all’area, poi il tocco di un difensore del Taranto e la sfera carambola vicino a Bianchi che insacca. Gli ospiti non ci stanno ad essere in svantaggio e pressano, al quarantaduesimo angolo di Chiaretti e colpo di testa di Di Deo che stampa la palla all’incrocio dei pali. Un minuto dopo, su un nuovo corner per il Taranto, una trattenuta in area ai danni di Bianchi rischia di degenerare ancora in rissa. Si fa appena in tempo a riprendere il gioco che a centrocampo Antonazzo e Bianchi si punzecchiano e devono intervenire i compagni per dividerli. Per fortuna la prima frazione di gioco termina, così gli animi si stemperano.
Il Taranto, ben disposto in campo, è ordinato e si ritrova a memoria andando costantemente alla ricerca del fraseggio. Il Torino s’impegna a tradurre quanto insegnato da Ventura in allenamento, ma non sempre gli schemi riescono soprattutto in fase d’attacco. Bianchi è parso un po’ nervoso, ma probabilmente è stato provocato. Va sottolineato che il possesso palla, nella prima frazione di gioco, è stato del Torino.

Nel secondo tempo sia Ventura sia Dionigi schierano formazioni completamente diverse, l’unico a rimanere in campo è il granata Vives . Il Torino all’inizio spinge di più e il Taranto arretra un po’ il suo baricentro. Interessanti incursioni su entrambe le fasce da parte di Oduamadi e Verdi, rapidi e molto mobili, che vanno al cross senza che poi l’azione venga portata a termine con il gol. Al sesto punizione di Rantier, tocco di Rizzi in area e palla in angolo. Al dodicesimo  i granata si rendono pericolosi con un tiro di Verdi che va sull’esterno della rete. Al ventesimo dalla tre quarti si libera Rizzi e calcia di sinistro, Gomis para. Sette minuti dopo Giordani apre sulla destra per Rantier che stoppa e serve Girardi, che con un  tiro a girare di sinistro insacca alle spalle di Gomis. Al trentaquattresimo Egabua penetra in area e porta il Torino in vantaggio, la difesa tarantina non è impeccabile e si fa sorprendere. Al quarantesimo Girardi su passaggio di Sciaudone calcia in porta, ma Gomis di piede manda in angolo. Due minuti dopo punizione di Rantier, per un fallo di Ebagua su Rizzi, ed ancora Gomis è attento e smanaccia a lato. Per il Tarnto non c’è più tempo per cercare di agguantare il pareggio e il Torino fa sua anche la terza amichevole.
Positiva anche questa partita e Torino; il lavoro che sta svolgendo Ventura incomincia a dare i suoi frutti, certamente però la strada è ancora lunga e prima che si raggiungano gli automatismi tanto cari al mister granata molti allenamenti dovranno ancora essere svolti. Il Taranto prosegue il percorso intrapreso lo scorso campionato che lo ha portato  a sfiorare la serie B, la squadra è sicuramente attrezzata per disputare un torneo da protagonista.


Torino pt (4-2-4): Coppola, D’Ambrosio, Di Cesare, Ogbonna, Zavagno, Stevanovic, Vives, Iori, Guberti, Antenucci, Bianchi.

Torino st (4-2-4): Gomis, Darmian, Glik, Pratali, Rubin, Vives (35’ st Zanetti), Suciu, Oduamadi, Ebagua, Sgrigna, Verdi.

A disposizione: Morello, Chiosa.

Allenatore: Ventura

 

Taranto pt (3-4-3): Bremec, Sosa, Di Bari, Prosperi, Antonazzo, Di Deo, Vicedomini, Sabatino, Russo, Guazzo, Chiaretti.

A disosizione: Barasso, Turi, Taulo, Chiochia.

Taranto st (3-4-3): Barasso, Cutrupi, Giordani, Colombini, Garufo, Giorgino, Sciaudone, Rizzi, Rantier, Girardi, Karvonen.

A disposizione: Maraglino, Turi, Taulo, Chiochia.

Allenatore: Dionigi


Terna arbitrale: Aversano di Treviso, Regazzo, Schembri


Marcatori: 37’ pt Bianchi, 27’ st Girardi, 34’ st Ebagua


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