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Torino-Udinese 0-1, le pagelle: gara da dimenticare, si salvano in pochi

di Alex Bembi

Padelli 6,5: la prima parata su Di Natale lo risveglia dal torpore, non è perfetta ma efficace. Subito chiamato in causa sulla respinta, riesce nuovamente a salvare il risultato. Nella ripresa mette il piedino sul tocco di Edenilson e tiene il Toro in partita. Oggi nulla da dire, uno dei pochi a meritare la sufficienza.

Bovo 5,5: davvero molto impreciso nel passaggio, anche se nell’occasione del gol è l’unico difensore esente da colpe. (68’ Maxi Lopez 5,5: molto nervoso. Lui tifoso del River, i derby sentiti sa cosa siano: probabilmente ha patito quello giocato penosamente mercoledì scorso).
Jansson 6: forse poteva tentare una disperata chiusura su Perica in occasione del gol bianconero, ma per il resto non commette errori da matita rossa.
Moretti 5,5: il gol che condanna il Toro ad un Natale infelice è sulla sua coscienza, in collaborazione con Molinaro. Va detto che è anche sfortunato, perché Perica vince più contrasti in quell’azione che nel resto della sua breve carriera. Comunque l’esperto centrale è in fase calante da inizio stagione.

Zappacosta 6: inizio eccellente ad arare la fascia con grinta e velocità. Progressivamente si spegne. Rivedibile al cross: centra sempre l’uomo che gli si oppone, vanificando le galoppate che mette in mostra.

Benassi 5: lo si nota in un’unica occasione, quando chiude l’uno due che libera Zappacosta. Per il resto prestazione anonima. (63’ Acquah 5,5: come cambio in corsa non incide, provato persino in cabina di regia, un ruolo che non è esattamente nelle sue corde).
Vives 5,5: torna ai vecchi vizi, dopo una serie di prestazione che avevano esaltato le sue virtù. Nascosto dietro l’uomo difficilmente può rendersi utile e poi quella serie di falli sciocchi. Con la sua esperienza dovrebbe indurre gli avversari a commetterli, non abboccare e farsi fischiare tutto contro.
Baselli 5: desaparecido. Anche per lui i fasti di inizio stagione sembrano lontani e la pausa natalizia cade a pennello, per ritrovare quel giocatore che per diverse giornate aveva incantato tutta Italia.

Molinaro 5: sbaglia molto, anche cose semplici. Sul gol degli ospiti chiude in maniera molle insieme a Moretti. (57' Avelar 6: si vede subito la differenza al cross, più preciso e insidioso. Fase difensiva ingiudicabile perché l’Udinese ridotto in 10 non attacca quasi più).

Belotti 6: l’unico tiro in porta dei granata porta la sua firma. Davvero poco si, ma rispetto agli altri attaccanti è già molto. In una serata di fischi, l’unica piccola ovazione l’Olimpico la tributa a lui quando va a recuperare un pallone con la grinta che si chiede a chiunque indossi questa gloriosa maglia.
Quagliarella 5: un’unica conclusione fuori di poco, per il resto sembra un ex giocatore. Peccato, qualche centimetro più in basso e magari sarebbe svoltata la sua stagione. Le qualità sono indiscusse, dimostrate nell’arco di un’intera carriera: servirebbe un sussulto d’orgoglio per tirarle nuovamente fuori, prima di appendere gli scarpini al chiodo.