Torino - Udinese, le pagelle. Vives si reinventa, che esordio Jansson!
Gillet 6: Disimpegnato. Davvero limitato il suo apporto. Gli interventi importanti, anche per merito della difesa, si contano sulle dita di una mano.
Bovo 6: Preciso. Prestazione autorevole del difensore ex Genoa, che non commette nessun errore rilevante.
Jansson 7: Statuario. Un esordio in campionato più che positivo per il difensore centrale svedese, che limita Thereau in maniera completa senza mai entrare in affanno. Compie chiusure precise, offrendo una copertura intelligente e mantenendo la solidità del reparto. Se l'Udinese non è passato, è soprattutto merito suo. Va tenuto conto, a costo di sembrare ripetitivo, che questo è il suo esordio assoluto in Serie A.
Moretti 6,5: Esperto. La solita prestazione del difensore ex Valencia, che dispensa una prestazione precisa e sicura in copertura, concendosi anche chiusure eleganti e tempestive.
Bruno Peres 6: Arretrato. Ancora in leggere calo rispetto alle precedenti prestazioni, tiene d'occhio più la fase difensiva che offensiva, laddove servirebbe maggiormente. Aumenta progressivamente nella ripresa, quando si propone magigormente in avanti.
Vives 7: Capitano mezz'ala. Prestazione di altissimo livello per l'afragolese, che per tutta la partita offre sostanza ed atleticità come mezz'ala sinistra, ruolo che ricoprì in maniera piuttosto fallimentare in un ibirdo 4-3-3/4-2-4 del passato granata. A sorpresa, la nuova posizione lo esalta, permettendogli di dirigere incursioni talvolta pericolose. Il risultato? Un assist, importantissimo, per Quagliarella. È ancora presto per dire se Peppe è tornato quello della scorsa stagione, ma i presupposti potrebbero esserci. (80' Ruben Perez SV)
Gazzi 6: Sostanzioso. Buona prestazione del numero 14, che non ha da sudare sette camicie per limitare le incursioni friulane. (72' Nocerino SV)
Benassi 5,5: Anonimo. Il lavoro "oscuro" c'è, ma quello in prima linea scarseggia. Ad inizio secondo tempo sembra poter rialzare la testa, ma senza incidere più di tanto. C'è ancora qualcosa da rivedere: è stato schierato in ogni ruolo del centrocampo (oggi era mezz'ala destra), ma non sembra trovare la giusta dimensione. La gioventù non può più essere un alibi. (59' Sanchez Miño 6)
Molinaro 5,5: Nervoso. Non certo indimenticabile la prestazione dell'ex Parma, che per lunghi tratti della partita si estrania totalmente dal gioco, sia in fase difensiva che di spinta. L'unico squillo degno di nota la precisa parabola per Vives, che poi troverà Quagliarella sull'azione del gol. Rischia molto nel primo tempo, quando potrebbe anche lasciare il campo per espulsione, venendo graziato da Russo.
Amauri 6: Riferimento. Dopo alcune prestazioni da brividi, Amauri torna ad offrire una prestazione più che onorevole, mancante del solo gol. Finalmente, pare che possa diventare un importante punto di riferimento dell'attacco granata
Quagliarella 6,5: Match Winner. Dopo un primo tempo così così, inizia il secondo tempo con un piglio diverso. Come un vero segugio sente l'odore del gol, trovandolo al 62'. La marcatura lo sveglia dal torpore giusto in tempo per mantenere alta la pressione nel finale di gara.
VOTO SPECIALE - Pubblico 5.5: Dove siete? Con l'eccezione della sola e straripante Maratona (che oggi ha dovuto fare gli straordinari), lo stadio è risultato mezzo vuoto, sia sui lati che in curva Primavera. Dopo i "Tutto esaurito" dell'anno scorso ci si auspicherebbe che i settori, soprattutto gli svuotati distinti, si riempano un po' nelle prossime partite. Una squadra che vuole vincere ha anche bisogno di un pubblico presente, nelle gioie e nei dolori.