Toro: i più e i meno dopo il Cagliari. C’è poco da stare allegri, serve una squadra che vinca
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata
Padelli: - - sul primo tiro della partita, quello di Eriksson, appare già incerto respingendo il pallone sui piedi di un attaccante sardo. Sulle due punizioni mi appare più colpevole sulla seconda che non sulla prima, non comunque scevra da colpe, infatti becca gol proprio sul palo che doveva colpire. Non in giornata.
Darmian: 0 l’unico errore lo commette nel secondo tempo perdendosi Sau in area di rigore. Il resto una buona partita difensiva. Però, non spinge mai, ed è questo inspiegabile, contro una squadra in difficoltà come il Cagliari, rimane ancorato in difesa. Pensare che lo abbia fatto per un preciso ordine tattico è la cosa che ha più senso. Non ha senso però farlo, contro una squadra che è apparsa inferiore al Toro.
Bovo: 0 non che abbia tanto da fare, almeno dal punto di vista difensivo, si limita allora, si fa per dire, ad impostare lui l’azione di gioco del Toro. Insomma il vero regista della squadra è lui, a me sembra incredibile, ma nel calcio c’è sempre da imparare.
Moretti: + ancora una volta una buona prestazione, non è una sorpresa ma è giusto anche sottolinearlo. Il migliore difensore in rosa, almeno quest’anno.
D'Ambrosio: 0 si potrebbe dire, vedi e leggi Darmian, con qualche sovrapposizione offensiva in più, e qualche intervento difensivo in meno. Non basta e non può bastare, almeno per uno che aspira ad entrare in nazionale.
Vives: - tic, toc, tac. Il gioco che evidentemente piace a Ventura. Mai una vera accelerazione, mai una invenzione. Pallone spesso passato all’indietro anche quando il pressing del Cagliari appare inesistente. Non è il suo ruolo ok, allora a gennaio bisogna trovare una valida alternativa.
Brighi: - insomma, se il Toro perde il confronto con il centrocampo del Cagliari, nessuno si può tirare fuori, nemmeno lui che è quello con maggiore esperienza. Un inizio discreto, per poi adattarsi rapidamente ai ritmi della partita. Non mi è piaciuto, ma evidentemente questo è il giocatore, e non quello che avevo nella mia testa. Per gennaio vale la stessa cosa che ho detto sopra.
Basha: + il migliore dei centrocampisti granata, proprio quello che dal punto di vista tecnico sembra il più povero. Mette voglia ed impegno, grinta e qualche giocata di spessore. Lo svizzero è evidentemente troppo sottovalutato, anche perché quando scende in campo non delude quasi mai, eppure è uno di quelli meno sponsorizzati. Bravo, se continua cosi difficile che perda il posto da titolare.
El Kaddouri: - nelle ultime tre uscite è stato sempre tra i peggiori in campo, non lo dico io chiaramente, ma le pagelle che potete leggere su tutti i quotidiani. Salva la sua partita con l’imbucata, e non l’assist come ho letto da qualche parte, per Immobile. Per lunghi tratti dell’incontro è sembrato estraneo alla manovra, pasticcione e lontano da quello che può essere un protagonista nella massima serie. Qualcuno chieda a Ventura, qual è il ruolo di questo ragazzo, dove può arrivare e dove si inserisce negli schemi del Toro. Personalmente penso possa fare meglio, ma il mio pensiero conta poco. Per come la vedo in questo momento è tra i più deludenti, pensare che il Toro possa tornare sul mercato non è pura utopia.
Cerci: 0 una partita quasi normale contro due o tre avversari. Insomma il Cagliari fa quello che da oggi in poi faranno tutti, raddoppiare e triplicare sempre su Cerci. Oggi come oggi, il gioco del Toro è Cerci, qualche lampo di qualcun altro, giusto per confermare la regola. Insomma con Immobile ed un altro attaccante di spessore il Toro sarebbe una squadra diversa. Lo si sapeva a luglio, agosto e settembre. Ottobre e novembre, quindi il campionato, hanno confermato questo. Alla fine si parla tanto di schemi, di moduli, di squadre corte, di manovra ampia, ecc….. a me, e sottolineo solo a me, il gioco del Toro sembra palla a Cerci, poi ci pensa lui. Meritava forse un giudizio più alto, ma il “non passaggio” ad El Kaddouri, in occasione di una ripartenza rapida è un errore non da poco.
Immobile: + trova il gol con una bellissima giocata, controllo di destro e palla sul palo lungo con il sinistro. Sembra l’unico capace di variare l’azione offensiva del Toro, bravo, anzi bravissimo nel cercare la profondità, più vicino alla porta sembra un giocatore rinfrancato. Poco sostenuto dal resto della squadra.
Bellomo: - quasi trenta minuti per fare bene, non ci riesce proprio, anzi regala la punizione vincente al Cagliari con una entrata più simile a quella di un karateca che non ad un giocatore di calcio.
Meggiorini: 0 entra quasi a tempo scaduto, chiaramente non poteva fare nulla. Curioso il fatto che quando gioca male nella partita precedente, viene riproposto titolare in quella successiva. Con la Roma aveva fatto bene, era quasi logico vederlo in campo subito in un tridente dal chiaro sapore offensivo, invece resta in panchina per quasi tutta la partita.
Considerazione sulla partita
Chiaro che non sottoscrivo le parole di Ventura a fine match. Ognuno è libero di vedere quello che vuole. Io non ho visto il Torino padrone del campo, non ho visto la determinazione che mi aspettavo di vedere, non ho visto un bel Toro, e non ho visto una squadra che ha dominato l’avversario. Ho visto invece una squadra che doveva vincere una partita contro un avversario che veniva, penso non per caso, da tre sconfitte consecutive, giocare un calcio basato esclusivamente sul possesso. Non mi sentirei di dire, che il Cagliari sia stato mai in difficoltà contro il Toro. Quanto ai gol su punizione, meglio guardare in casa propria, perché alcuni schemi sui calci fermi andrebbero rivisti, giusto per usare un eufemismo.
Classifica dopo la dodicesima giornata
10 punti: Cerci,
4 punti: D’Ambrosio,
3 punti: Darmian,
2 punti: Bovo, Moretti,
1 punto: Maksimovic, Padelli, Basha, Immobile,
0 punti: Pasquale,
-1 punto: Glik, Meggiorini,
-2 punti: Larrondo, Farnerud, Barreto, Brighi, Bellomo,
- 3 punti: Masiello, Gazzi,
-4 punti: Rodriguez, El Kaddouri,
-5 punti: Vives.