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Toro, quando vincere significa fare gruppo

di Matteo Maero

Il Toro pare rinato, rinsavito, dopo un inizio di campionato con più ombre che luci. La vittoria contro il Verona è la prova palese che un cambiamento nelle logiche calcistiche, e non solo, c'è stato.

Spesso, le evoluzioni sono più impercettibili di quello che si pensa: talvolta, basta davvero variare la famigerata "virgola" per stravolgere interamente un sistema o, in questo caso, una stagione. C'è chi auspicava che questo shifting arrivasse dal mercato più solido, oppure da un cambio di schema che meglio valorizzasse le doti dei singoli, oppure ancora da un interruzione oppure da un chiarimento di taluni atteggiamenti poco condivisibili. Tuttavia, era possibile un quarto fattore che in pochi sono andati a considerare.

Nel calcio ed in generale negli sport di squadra, la vittoria passa sempre dal gruppo. Senza coesione di fondo e unione tra i singoli, nessuna squadra può ambire a raggiungere gli obiettivi prefissati. Inutile a dirsi, il Toro visto in queste ultime 4 partite è a tutti gli effetti un gruppo compatto, che lavora verso una stessa direzione ed uno stesso obiettivo, qualsiasi esso sia.

Partendo da ciò, è possibile dare una spiegazione a molti dei cambiamenti visti in questi ultimi giorni, esempio su tutti l'evoluzione del gioco, ora decisamente più propositivo, ma non meno ragionato. Si arriva in porta con maggiore facilità ed efficacia, sia da calcio piazzato che da azione.

Da ciò, si desume anche l'innegabile esplosione tecnica di Benassi, tale grazie ad una rinnovata fiducia nei suoi confronti, che lo ha portato a sentirsi parte "attiva" nel gioco granata (ed essendo io un 21enne, so cosa vuol dire sentirsi parte di qualcosa per un mio coetaneo ndr). Il modenese sembra essere diventato, nel giro di poche giornate, il vero motorino del centrocampo.

Tuttavia, ciò che salta maggiormente all'occhio è la rinnovata serenità del gruppo, testimoniata anche dalle numerose foto e post apparsi sui "social" dei calciatori granata. Questo fattore, forse più di tutto il resto, aiuta un collettivo a giocare nella maniera migliore possibile, senza pressioni o "ansie" di sorta.

Così, è bastato spostare la virgola del gruppo per cambiare completamente le sorti della stagione granata. Adesso, non rimane che continuare su questa strada, consci che è l'unica che rimane: percorrerla al meglio può portare in alto, o quantomeno ad una tranquillità inaspettata anche solo fino a due mesi fa.


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