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Una settimana "normale" per tornare alla normalità

di Matteo Maero

 

Non c'è coppa che tenga. Il Toro si appresta finalmente a vivere una settimana senza impegni supplementari, di coppa o di campionato che siano. Non ce ne vogliano coloro che affermano l'importanza delle "7 partite in 21 giorni", ma una settimana all'antica sembra quasi una liberazione per un ambiente che ha vissuto le ultime settimane in costante apnea, non prendendo il respiro nemmeno quando avrebbe potuto.

Inutile caricare di aspettative la settimana che si apre oggi: è necessario lavorare efficacemente, come si addice ad una squadra che sa ciò che vuole. Con la serenità di chi sa che il prossimo impegno è tra sette giorni, senza dover pensare a turn-over o arzigogoli tattici per riparare alle falle della squadra. 

Malgrado sembri un punto di vista piuttosto pretenzioso, la settimana "libera" dà l'occasione di ripartire non solo con ritmi umani, ma anche con la mente sgombra, o quasi, da pensieri imminenti. La mente è già rivolta alla sfida contro il Sassuolo, che al momento attuale significa salvezza, obiettivo il quale va considerato sempre nel dubbio prima che nell'assunzione di una certezza, giusto per evitare psicodrammi a fine campionato. È un pensiero lineare, continuo, senza impegni compromettenti che si frappongono tra oggi e domenica. Forse, è quello ci voleva.

Tuttavia, per i risvolti tecnici la parola passerà al campo. Non rimane che nutrire un lecito ottimismo nei confronti di una partita che deve essere preparata nel migliore dei modi, affinché il ritorno alla normalità possa essere una certezza.