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Zaza all'ultima chiamata, l'infortunio di Falque gli concede un mese per dimostrare qualcosa

di Alex Bembi

Stagione fallimentare sinora per Zaza, i numeri sono lì impietosi a testimoniarlo. Soltanto 10 presenze da titolare per lui (13 volte è subentrato) e due miseri gol, all'andata e al ritorno contro il derelitto Chievo. Nemmeno 1300 minuti giocati e il campionato è quasi al termine. Tutti si aspettavano qualcosa in più dopo il suo arrivo in pompa magna alla fine del calciomercato estivo. Invece prima la condizione fisica da ritrovare, poi la difficile convivenza con Belotti e le occasioni avute sprecate con prestazioni al di sotto della media, hanno finito per costringere Mazzarri a relegarlo in panchina. Contro la Fiorentina ha avuto a disposizione quasi tutto il secondo tempo per l'infortunio di Falque, ma ha profondamente deluso. Mai in partita, errori banali anche in fase di palleggio e passaggio, mai una giocata pericolosa. Ora lo stesso infortunio dello spagnolo gli apre altri spiragli, sempre che Mazzarri non cerchi soluzioni alternative come schierare Parigini, o Berenguer fuori ruolo, ma sta a lui ritrovarsi e dimostrare, magari già da questa sera, di poter essere ancora decisivo in serie A.


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