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Agroppi: "Basta parlare di retrocessione, guardiamo avanti"

di Marina Beccuti

Aldo Agroppi non vuole più sentire parlare di retrocessione, dopo qualche giorno di umore al minimo, è giusto pensare a ripartire.

Cairo si è preso tutte le colpe, è davvero così?

Quando si retrocede la colpa è di tutti, dalla dirigenza ai giocatori. Non si salva nessuno per il mancato rendimento.

Lei si sente di dare qualche consiglio a Cairo?

No, perchè nel calcio spesso i consigli si rivelano sbagliati. Ci penserà lui. Quello che posso dire riguarda il fatto che è inutile piangere sul passato, perchè bisogna pensare al prossimo anno.

E' solo demerito del Torino o si può pensare che gli errori arbitrali hanno in qualche modo influenzato la stagione del Toro, che in fondo è retrocesso per un solo punto?

Tutte le squadre hanno di che lamentarsi nel corso della stagione, compreso anche il Toro ovviamente. Ma i granata hanno avuto trentotto partite per giocarsela e salvarsi. Il problema sta nel fatto che da molti anni la squadra non ha qualità.

Lei chi terrebbe tra i giocatori attuali?

Non posso rispondere a questa domanda perchè sono fuori dal calcio ormai da tempo. Quello che posso dire è che prima va scelto l'allenatore, poi sarà lui a decidere quali siano i giocatori ideali per il suo gioco. In comune accordo con presidente e direttore sportivo.

Cosa pensa di Camolese?

Che andrebbe bene ripartire da lui, è un cuore Toro e ha dimostrato di saperci fare.

Si era fatto il nome di Mazzarri, lo vedrebbe al Toro?

Mazzarri ha sempre fatto bene, con la Reggina, con la Sampdoria, dunque è un allenatore bravo che andrebbe sicuramente bene al Toro.

Per chiudere?

Come già detto, non bisogna più pensare alla retrocessione, ma guardare avanti con fiducia e morale. Occorre ripartire programmando bene.