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Al Franchi c’è solo la Fiorentina

di Marina Beccuti
Fonte: Flavio Bacile per TorinoGranata

Il Toro che non c’è, incapace di fare tre passaggi di fila, in continuo imbarazzo sul pressing della Fiorentina, con i due attaccanti che si fanno notare unicamente in versione mediano su Borja Valero, con soluzioni sempre più pazzesche su calcio d’angolo, con l’uomo d’ordine del centrocampo che gioca il 90% dei palloni all’indietro, con l’azione che da offensiva si trasforma in difensiva, e con una squadra che perde il confronto con quella avversaria sia dal punto di vista tecnico, sia da quello tattico. Tralascio, motivazioni, carattere, voglia, fisicità, ecc….

Insomma il Toro che non vorresti vedere, che continua imperterrito a scendere in campo, molle, che più molle non si può, con un’unica idea di gioco, messa anche male sul rettangolo verde, con un’involuzione preoccupante di quei giocatori che tecnicamente o caratterialmente non hanno mai deluso. Brutto, bruttissimo Toro.

È ora di cambiare qualcosa, di trovare alternative di gioco valide, fuori da quello schema trito e ritrito che vede i granata, sempre e contro chiunque, giocarsela unicamente in contropiede.

Non me ne voglia Ventura, ma di squadre che giocano meglio del Toro, in Italia, ce ne sono tante, e forse la classifica non mente. È ora di fare anche un passo indietro sulle scelte, e di pensare di poter impostare una squadra con un giocatore capace di dare ritmi di gioco, pensando anche che si può giocare un calcio più moderno e propositivo, ed avere alternative tattiche durante i novanta minuti, con il 3-5-2 che sembra ormai un dogma intoccabile.

Detto questo, il Toro a Firenze ha disputato una pessima partita, e la cosa che mi stupisce maggiormente è che i protagonisti non se ne sono accorti. Per Vives, che prima invita a non guardare sempre al risultato, in caso di pareggio si sarebbe parlato di una bella partita.

Beato lui, forse dal campo realmente si vede qualcosa di diverso, o probabilmente, hanno fatto quello che avevano preventivato di fare durante la settimana, che è preoccupante.

Dopo i primi sette minuti, che ci hanno fatto sperare di vedere una partita diversa, la squadra di Ventura è sparita dal campo, non che la Fiorentina abbia fatto una grandissima partita, questo deve essere chiaro, ma ai viola è bastato il minimo sindacale per portare a casa il risultato pieno, senza praticamente correre rischio, fatta eccezione per il tiro di Baselli parato da Tatarusanu. Penso di non dire una sciocchezza, ma nessuno dei granata raggiunge la sufficienza, allenatore incluso. Forse, come ha detto Ventura a fine match, c’erano le possibilità di mettere in difficoltà la Fiorentina, di fatto, almeno per come l’ho vista io, questa possibilità è restata nella testa del tecnico, e nei piedi dei suoi giocatori.

Quanto ai singoli, male Ichazo, non tanto per i gol subiti, imparabili, quanto per le scempiaggini che ha commesso palla al piede, malissimo il trio di centrocampo, con Vives e Baselli tra i peggiori in campo, ed un Acquah che evidentemente deve associare alla grande fisicità un minimo di tecnica. Non certo meglio hanno fatto Moretti, Molinaro, Glik e Zappacosta, con il problema della fascia sinistra che sta diventando un serio handicap per questa squadra. Dignitoso Maksimovic, il migliore dei granata, ma anche lui non raggiunge la sufficienza piena. Ingiudicabili Immobile e Belotti, se agli attaccanti non arrivano palloni giocabili, difficile dare un giudizio sulla loro prestazione. Male comunque nel complesso l’atteggiamento della squadra, si doveva fare meglio, non si poteva fare meglio. Quanto ai cambi, rischiare qualcosa in più, magari cambiando modulo, forse, non sarebbe servito a nulla, forse, poteva dare una spinta alla squadra, almeno un segnale.

Ora il Verona, che ancora non ha vinto una partita.

Ma contro il Toro, si sa, nulla è impossibile, poi siamo specialisti nel ridare vita a squadre e giocatori in difficoltà. Battuta a parte, se questo è il Toro, visto il Verona contro il Genoa, non sarà una partita facile.


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