.

Alle 20 a Radio Beckwith Pier Paolo Lo Gatto parlerà del suo periodo in maglia granata: "La maglia del Toro ti rimane dentro"

di Marina Beccuti

Pier Paolo Lo Gatto, attualmente allenatore degli Allievi Nazionali dell'Avellino, ha un trascorso nel Torino, dalle giovanili alla prima squadra. Arrivato dalla Calabria a Torino a 14 anni, ha esordito in B, in prima squadra, a soli 17 anni con Scoglio in panchina, la partita era Reggina-Torino. Ha vissuto nel pensionato di Corso Vittorio e ha vinto due tornei di Viareggio. Purtroppo ha dovuto lasciare il calcio a soli 29 anni dopo essersi rotto il crociato per ben quattro volte. Ora spera nella carriera di allenatore.

"Vestire la maglia granata dà grosse emozioni, è una maglia diversa dalle altre. Sono rimasto tifoso del Toro, ho fatto il raccattapalle a bordo campo e ho giocato al vecchio Delle Alpi, emozioni che non si dimenticano. Il Filadelfia? Purtroppo non mi sono allenato lì perchè quando sono arrivato l'avevano demolito l'anno prima, ogni tanto andavamo a prendere delle cose. Spero di rivederlo ricostruito, è la casa del Toro".

Lo Gatto ha mantenuto un buon rapporto con un suo ex compagno di squadra, Moreno Longo.

"Lo ricordo, un leader in campo in quella Primavera, un difensore coriaceo, ma soprattutto è una grande persona. Sono contento che stia ottenendo grandi risultati con l'attuale Primavera granata, se li merita tutti. Lo voglio salutare attraverso questa intervista. Se può fare il salto ad allenare la prima squadra prima o poi? Meglio sarebbe fare esperienza altrove, non è facile allenare il Toro".

Toro in difficoltà, ma può tornare presto protagonista: "Era partito benissimo, poi c'è stata questa flessione, ma Ventura ha tutte le carte per risolvere le difficoltà, anche perchè la squadra è importante. Diciamo che deve registrare un po' la fase difensiva, l'attacco è tosto".

A proposito degli infortunati Lo Gatto ha ricordato: "Mi sono allenato alla Sisport, è un posto particolare, piuttosto freddo e umido, si sente sul campo. Però è anche vero e, come succedeva anche per me, quando un giocatore è infortunato a volte ha voglia di forzare i tempi. Comunque il Torino ha uno staff medico di prim'ordine per cui sanno sempre cosa fare".

Per ascoltare l'intervista in streaming vai su www.rbe.it

La trasmissione "Alta Fedeltà, una passione chiamata Toro" andrà in replica venerdì alle 16,30


Altre notizie
PUBBLICITÀ