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Anelli (Sampdorianews): "La vittoria contro il Sassuolo ha aumentato l'autostima granata"

di Marina Beccuti

Domenica è in programma la partita tra Sampdoria-Torino e la nostra redazione ha sentito in esclusiva il direttore di Sampdorianews.net Diego Anelli  per parlare di questa sfida, di sicuro interesse per il proseguimento del campionato delle due squadre.

Il Torino, dopo la rimonta contro il Sassuolo, quanto può fare paura alla Sampdoria?

"Il Torino ha un organico sulla carta superiore all'obiettivo salvezza. Si tratta di una crisi tecnica e ambientale che ha avuto inizio almeno un anno fa. Le tensioni tra dirigenza e piazza, il rendimento deludente di numerosi giocatori e della gestione Giampaolo hanno prolungato il periodo negativo. Ogni avversario va rispettato, nessuno temuto. Sicuramente un successo così rocambolesco, frutto di grinta e una dose di buona sorte, aumenta a dismisura il morale e l'autostima del gruppo granata. Per la Sampdoria era già una sfida complicata, il tasso di difficoltà è salito".

Come arriva la Samp all'all'appuntamento con il Torino?

"Una sola vittoria e tre pareggi nel girone di ritorno rispecchiano un periodo al di sotto delle attese. I due punti persi con il Cagliari all'ultimo respiro pesano non poco, a Bologna si è rivista una squadra che ha corso, lottato e provato a costruire, finalmente. I buchi difensivi e l'incapacità a sfruttare gli errori rossoblu hanno fatto la differenza. Recentemente la Sampdoria sta offrendo una qualità di gioco non all'altezza, domenica si sono rivisti segnali di ripresa".

Pensi che la squadra blucerchiata possa essere ancora invischiata nella lotta salvezza?

"32 punti sono un bel bottino e soltanto un crollo verticale potrebbe cambiare gli scenari. L'attuale Sampdoria non sta però trasmettendo tranquillità, fatica a muovere la classifica e ad ottenere punti pesanti negli scontri diretti. Come ogni anno qualcuno aveva staccato la spina credendosi già salvo, bisogna ancora lottare e la sfida con il Torino sarà una battaglia. Niente è già ottenuto".

Ranieri e Quagliarella possono ancora migliorare al di là dell'età non più verdissima?

"I loro curriculum parlano da soli. Il primo, nonostante le recenti critiche, ha già dimostrato di centrare la salvezza partendo da basi ben peggiori. Il secondo non perderà mai il fiuto per il goal".

Qual è il segreto di giovinezza di Quagliarella? Ti aspetti il gol dell'ex?

"Professionalità dentro e fuori dal campo. Un esempio per i giovani. È andato spesso a segno in qualità di ex, qui si spera possa proseguire, aiutando i blucerchiati a tornare al successo".

Del Torino cosa pensi? Nicola riuscirà nell'impresa?

"Una grande delusione, serve un reset totale. Nicola ha tutte le doti necessarie per ricaricare un gruppo depresso, vittima dei propri fantasmi e alla ricerca di un'identità".

Come l'avevi visto al Genoa?

"Sul campo si era sicuramente meritato la conferma, i risultati parlano a suo favore. La società, contrariamente alle preferenze della piazza, ha voluto ripartire da zero ancora una volta, senza successo".

La Samp è ancora in vendita come società?

"Nel mondo quasi ogni cosa ha un prezzo, in qualsiasi contesto le richieste di domanda e offerta devono trovare un punto d'incontro. L'unica cosa certa è il rapporto definitivamente compromesso e irrecuperabile da anni tra tifoseria organizzata e proprietà. Adesso pensiamo alla sfida con il Torino, troppo importante per poter pensare ad altro".

Che campionato è questo?

"Verrà ricordato per la probabile fine del ciclo Juventus. Entrambe le squadre milanesi sono tornate competitive, l'Atalanta è ormai una conferma. Come accade recentemente sono due campionati in uno, con mezza serie A a lottare per mantenere la categoria, con tante piazze desiderose di ben altro, come Sampdoria, Fiorentina e Torino, costrette ad accontentarsi o a soffrire".


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