Carlo Nesti – Punto campionato - “Juve, serve il terzo posto”
Dopo 10 giornate, ad oltre un quarto del cammino, il campionato emette la prima sentenza: per la Juventus, dopo 4 scudetti di fila, è “game over”.
Se fosse solo per la sconfitta contro il Sassuolo, grandioso come l’Atalanta, ci si potrebbe aggrappare all’arbitraggio di Gervasoni, e al buon secondo tempo.
Ma perdere ben 4 partite, vincerne appena 3, segnare poco, 11 gol, e incassare molto, 9 gol, significa fallimento interno, in attesa della Champions.
Significa rivoluzione estiva comprensibile, ma non con 14 incidenti muscolari su 17, e non con Cuadrado-Hernanes-Lemina arrivati in extremis.
Alcuni segnali sono beffardi, tipo Sansone che segna la rete decisiva alla Pirlo, e Berardi, acquisto mancato, che causa l’espulsione di Chiellini.
Il vero distacco non è quello dalla vetta, 11 punti, ma dal terzo posto, 9 punti, visto che si tratta, finanziariamente, di un traguardo fondamentale.
L’ammainabandiera di Allegri non deve togliere spazio alle 5 vittorie consecutive sia della Roma, che del Napoli, con Fiorentina e Inter nel giro-scudetto.
La squadra di Garcia segna 22 gol con 12 giocatori diversi, e fra questi, fermo restando il tasso tecnico di Gervinho e Pjanjc, rispunta il turbo Maicon.
La squadra di Sarri si conferma impetuosa, con 2 reti e 3 pali, e trova negli 8 centri di Higuain, dei quali 7 in casa, i “mortaretti” del San Paolo.
(“EDITORIALE” PER RADIO SPORTIVA)
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