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Carlo Nesti – Punto campionato - “Un Destro da kappaò stende il Napoli”

di Marina Beccuti

Se quella in testa alla classifica è una danza, chiamiamola "quadriglia", in virtù dell'alternanza di Inter, Napoli, Fiorentina e Roma, con la Signora alle porte.

 

Grazie ad un Destro da kappaò, il Bologna stende il Napoli, e dopo 18 risultati utili consecutivi, nonostante Higuain, Sarri si rivede costretto a contestare gli arbitri.

 

Torna al comando l'Inter, che comincia a prendere gusto nel convincere senza Icardi, piazzando per l'ottava volta il solito 1-0, inebriata dalla vena di Ljajic.

 

La Fiorentina segna 2 gol in media a partita, attacco più profilico come la Roma, con 30 reti in 15 incontri, e Bernardeschi illumina il miglior collettivo d'Italia.

 

Proprio la Roma, al contrario, tradisce la sua natura, stentando in avanti, rischia a sproposito, rilanciando Gervinho, e, se non altro, compie progressi in difesa.

 

Mentre i rivali trottano, la Juventus galoppa, con 15 punti sugli ultimi 15, e trascinata dalla retroguardia, e da Dybala, rimonta fino a 6 punti dalla vetta.

 

Al Milan, raggiunto dall'Atalanta, e superato dal Sassuolo, non basta affrontare il perforatissimo Carpi per ritrovarsi, perché Belec sovrasta la prevedibilità rossonera.

 

Il Torino sa soffrire, recuperando ben 10 punti da situazioni di svantaggio, e qualora Padelli valesse quanto Bruno Peres, certi guai sarebbero meno sistematici.

 

La Lazio perde oltre la metà delle partite disputate, 8 su 15, ma se la difesa, orfana di De Vrji, è quint'ultima, è colpa di un mercato miope, più che di Pioli.

 

 

(“EDITORIALE” PER RADIO SPORTIVA)

 

 

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