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Carlo Nesti: "Toro: Cerci sì o no è svolta storica"

di Marina Beccuti

Ci sono giocatori insostituibili, soprattutto se, in una certa "dimensione", hanno raggiunto il paradiso. Uno di questi è Alessio Cerci, nella "dimensione Toro-Ventura". Nella scorsa stagione, lui era l'"arco", e Immobile la "freccia". Ceduto Ciro, la squadra poteva arricchirsi economicamente, ma sprofondare tecnicamente. Al contrario, pur non essendo ancora chiaro il valore dei tanti stranieri, sta nascendo una formazione molto equilibrata, con Molinaro, Nocerino e Quagliarella. La "conditio sine qua non" per spiccare un volo più alto, rispetto all'ultimo, è la permanenza di Cerci, qualsiasi cifra venga incassata. Sostenere che il fantasista ha già dato il meglio di se stesso è una eresia. Come accadde a Baggio, ha bisogno proprio di una realtà medio-piccola per esaltare e realizzare se stesso.

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