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Carlo Testa: “Arriverà un top player e mi aspetto un Toro migliore. Ringrazio i tifosi per la loro vicinanza”

di Marina Beccuti

Carlo Testa ha rilasciato a TorinoGranata un’intervista esclusiva per parlare delle ultime vicende granata in chiave mercato, ma soprattutto ha colto l'occasione per ringraziare tutto il mondo granata, che gli è stato vicino in un momento difficile della sua vita, dopo l'aggressione subita circa un mese fa.

Proprio su questo fatto Testa, gestore del Granata Store, ma anche noto giornalista televisivo, ha commentato la sua situazione.

“E’ stato un brutto colpo a livello psichico più che fisico, sto guarendo alle costole. C’è da considerare le tante difficoltà che ho al Granata Store che stanno condizionando pesantemente la mia vita famigliare. Sono in vacanza su consiglio medico, spronato anche dai miei figli. Sono andato via a riposarmi e spero di tornare con un altro spirito, nuovo, che mi aiuti a stare meglio. Non ci sono novità dal punto di vista della questura. Al momento non si è trovata l'identità dell'aggressore. Sto meglio fisicamente e anche il morale sta migliorando. Ci tengo al mio Granata Store e voglio ringraziare i tifosi granata che ci hanno dato una grande mano. On line ci hanno aiutato durante il lockdown e vorrei ringraziare tutti, e un giorno, chissà, sdebitarmi. Hanno toccato delle corde importanti del mio morale. E’ stato gratificante dal punto di vista umano, mi hanno emozionato, come chi mi conosce sa. I figli del 4 maggio sono persone speciali ed è per questo che il Toro spero torni ad alti livelli come merita questa gente. Voglio ritrovare il mio Toro in situazioni migliori, per costruire un futuro importante per passare il nostro testimone ai figli e nipoti nel modo gusto”.

Il mercato ti sta soddisfacendo?

“Vagnati sta facendo un grande lavoro e mi aspetto un colpo a sorpresa a centrocampo, un top player che mi auguro possa diventare nostro. C’è un nome importante che gira e che può arrivare, facendo qualche sacrificio economico. Non ho mai nascosto il mio disappunto per l’ultima stagione e mi auguro che si torni ad essere in posizioni differenti, vorrei vedere un Toro in Europa, in finale di Coppa Italia, che sia chiacchierato diversamente. Non parlare più di salvezza.”.

Come sta andando con la Joma, ad un anno dall’accordo?

“Li ringrazio per i prodotti che ci hanno dato quest’anno, mi è piaciuta la presentazione, lavorano anche sulla parte ecologica, questo dimostra un grande senso di rispetto per l’ambiente, per i tifosi e tutte le persone, se arriva un messaggio dal calcio si sa che è trainante. Speriamo di poter collaborare sempre meglio con loro”.

La contestazione a Cairo?

“Lo striscione apparso al Cimitero Monumentale non mi è piaciuto. Sono rimasto profondamente e amaramente colpito nell’anima, anche perché capisco le differenze che ci sono in quel silenzio assordante che parla di noi, chi siamo, perché siamo lì e andiamo a trovarli. Parlo del monumento al Grande Torino. Quel gesto ha toccato profondamente le corde del mio animo. Ho provato un senso di vuoto, non per la contestazione in sé che è lecita, rispetto le idee di tutti, ma non in certi luoghi e la condanna è stata unanime”.

Come vedi il calcio post pandemia, anche se siamo ancora dentro ai contagi?

“Spero di tornare presto protagonista con il mio Granata Store per poter riabbracciare, anche se solo virtualmente, i tifosi e tornare allo stadio, ma non so come sarà il futuro per i tifosi nel suo interno. Vedere il calcio solo in tv mi ha reso meglio partecipe al gioco, però mi ha messo tanta tristezza nel non stare tutti insieme. Mi auguro che il mondo futuro non sia questo”.