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Catagnano: "Cerci e Immobile inamovibili"

di Marina Beccuti

Il caporedattore del Tgcom24, Domenico Catagnano, ha una forte passione per il Toro fin da piccolo. Interpellato da Radio Beckwith in collaborazione con TorinoGranata, il giornalista di Mediaset ha parlato del momento importante del Torino. Ma, per prima cosa, gli chiediamo se è vera la storia dell'interesse della Juventus per D'Ambrosio, come hanno riportato martedì i suoi colleghi di SportMediaset. "Non credo sia una bufala perchè i giornalisti di SportMediaset sono ben introdotti nel calciomercato, anche se bisogna dire che è il regno delle chiacchiere. Se dovesse andare alla Juve vorrà dire che gli avremo dato la seconda sola dopo Ogbonna. Può essere una pista percorribile, quello che mi auspico è che questa storia si concluda prima possibile. Sicuramente non farà bene come da noi, dopo che Ventura gli ha permesso di arrivare alla soglia della Nazionale. In fondo D'Ambrosio non era famoso quando è arrivato da noi, era un panchinaro, per cui deve tanto al Toro, così come il Toro deve tanto anche a lui".

Cairo ha detto che Ventura gli ha insegnato molto, ha trovato l'uomo giusto? "Mai nessuno era rimasto tre stagioni sulla panchina granata. Ventura è una persona d'esperienza ed è una guida. Credo che abbia saputo insegnare tante cose".

Lei com'è diventato tifoso granata? "Fin da piccolino ho avuto questa passione. Erano gli anni '70/80, ero un ribelle e per questo, in mezzo a coetanei tutti juventini, sono siciliano della zona di Agrigento, io mi distinguevo con la mia fede granata. In famiglia nessuno era del Toro. E' stata una passione mia".

Abbiamo parlato di D'Ambrosio, ma c'è anche Cerci, del quale si parla molto in chiave futura. Farebbe bene Cairo a blindarlo? "Io stravedo per Cerci, già lo amavo ai tempi del Pisa di Ventura, che seguivo. Per cui quando è arrivato al Toro ero felicissimo. Con la miglior coppia di cannonieri che c'è in Italia, Cerci ed Immobile, possiamo fare il salto di qualità. Bisogna confermarli entrambi per mirare più in alto. La squadra ora sta bene, ha limato certi difetti, come prendere gol nei minuti finali, che adesso non succede più, per cui possiamo toglierci qualche soddisfazione. Pensando già alla prossima stagione, Cerci ed Immobile devono diventare due pedine inamovibili". Infine una nota sul settore giovanile: "E' stato sempre il nostro fiore all'occhiello e deve tornare ad essere così. In questi anni la Juventus ha fatto quello che faceva il Toro tanti anni fa. Comunque sia la Primavera granata è in testa al campionato e secondo me può vincere il Viareggio, che è la manifestazione internazionale più importante per il calcio giovanile. Dobbiamo prendere esempio dall'Udinese, ma Longo sta facendo benissimo. Lui come futuro allenatore granata? Ci può stare, ma deve fare esperienza nei prossimi anni".


Ascolta l'intervista a Radio Beckwith alle 14 di giovedì
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