.

Chiera (Corriere Torino): “Contestazione senza senso. I tifosi devono ascoltare Sirigu e Belotti”

di Marina Beccuti

Il giornalista Antonio Chiera de “La Voce pinerolese” e “Corriere di Torino” ha parlato a TorinoGranata della contestazione in casa Toro, che sta diventando piuttosto ingombrante.

“Quella del Toro rimane una piazza difficile, esigente, sempre molto, troppo, legata agli Invincibili. Bisogna staccare quel cordone ombelicale, quella squadra è inimitabile, quel calcio non esiste più, non si possono ripetere quelle gesta nel calcio moderno. Chiunque giocherà in granata avrà sempre questo macigno sulla testa, questo può essere un peso troppo forte, magari positivo per la carica che dà, ma non sempre è così. Il salto di qualità non lo potrà mai fare. Ci sono annate che nascono bene e altre meno. Quando Cairo è subentrato non c’era nulla, non ha debiti, è tra i club migliori d’Europa, ha vinto nel settore giovanile, tra la serie B e C ci sono almeno una trentina di giocatori che provengono dal settore giovanile del Toro”.

In fondo il Toro si è rialzato in classifica.

“Appunto i tifosi devono ascoltare l’appello di Sirigu e poi di Belotti. La classifica non è male, Napoli e Milan hanno speso parecchio e sono dietro al Toro. Bisogna aspettare la fine del campionato. Sentirsi buttare del fango addosso e avere troppa pressione non credo sia positivo. Nell’emergenza si nota la funzionalità, mi ricordo cosa diceva Enzo Biagi alla scuola di giornalismo”.

Magari dietro alla contestazione ci sono questioni che non si conoscono bene…

“Non bisogna dimenticare che la Juve è stata la prima società che ha denunciato i fatti dei biglietti. Lotito ha detto ai tifosi di andarsene che non aveva bisogno di loro, adesso guardate come va la squadra. La Lazio non ha avuto pressione, ha fatto buoni colpi di mercato, ha un allenatore che fa giocare al meglio i suoi. Lotterà per lo scudetto, però bisogna avere continuità. Se fischi la squadra anche quando vince non si va da nessuna parte. I tifosi non possono avere sempre ragione. C’è stata anche una certa emergenza con tanti giocatori infortunati. Con tutte queste cose difficili il Torino è settimo, fa parte di quel gruppo di squadre che potrebbero arrivare in Europa League. Come pensano certi tifosi di pretendere di arrivare in alto se l’ambiente non è sereno?”.

Da esperto di mercato che succede al Toro in questo periodo?  

“La strategia è chiara, prima bisogna sfoltire e poi comprare, Mazzarri non vuole avere troppi giocatori da gestire, non è facile arrivare oggi al Toro, anche per via anche della contestazione. Negli ultimi giorni magari cercherà di chiudere con qualcuno. Il mercato estivo è stato un po’ fallimentare, non avrei mai preso Verdi, bensì un centrocampista. Alla prima partita Verdi non fatto bene ed è stato subito pugnalato. Tutti dovrebbero fare un passo indietro, questa emergenza potrebbe rientrare e il Torino ha sempre fatto bene nel girone di ritorno, i tifosi devono aiutare a calmare tutto l’ambiente, in una situazione normale Mazzarri aprirà le porte del Filadelfia, adesso non può lavorare in mezzo ai mugugni”.

Credi nella cessione di Zaza?

“Non si può cedere un giocatore così, non si può paragonare Pinamonti a Zaza. A pelle preferisco Zaza”.

Mazzarri resterà dopo giugno?

Ha fatto degli errori, ma non è andato male, tuttavia non penso che resterà, la sua conferma andrebbe a scontrarsi con il desiderio dei tifosi, a meno che non succeda qualcosa di eclatante. Al momento è una strada senza via di uscita. Non escludo nemmeno un clamoroso ripensamento di Cairo…”.  


Altre notizie
PUBBLICITÀ