Cuttone: "Toro in difficoltà, ma Nicola porterà la salvezza anticipata"
Agatino Cuttone, classe ’60, ha fatto parte di quella splendida Primavera che ha avuto successo negli anni ’80, portando molti dei suoi giocatori a giocare per club prestigiosi, oltre che far parte della prima squadra granata. TorinoGranata ha sentito l’ex difensore per fare un tuffo nel passato, ma parlare anche del presente.
Per prima cosa, cosa ricorda del suo passato al Toro?
“Del mio passato al Toro ricordo gloriosamente tutto a partite dal settore giovanile al Filadelfia, fino all’esordio in prima squadra nella partita Catanzaro-Torino, in modo particolare ricordo il gol in finale di coppa Italia contro la Roma, un tiro da 25 metri all’incrocio che per un terzino come me è stato un evento più unico che raro”.
Se dovesse tornare al Toro in quale veste vorrebbe farlo?
“In questo momento della mia carriera ci tornerei in veste di coordinatore del settore giovanile poiché mi è sempre piaciuto lavorare con i giovani o come allenatore della Primavera”.
Qual è il suo rapporto attuale con il mondo del calcio?
“Sono al momento senza panchina, spero in una chiamata da parte di qualche squadra. Intanto mi aggiorno professionalmente guardando più partite al giorno di tutte le categorie”.
Che cosa ricorda di più del mondo Toro della sua epoca e ha tenuto rapporti con gli ex compagni?
“Alla mia epoca il mondo Toro era una scuola di vita, educazione e rispetto erano alla base di tutto, il Filadelfia incarnava il vecchio cuore granata (grinta e attaccamento alla maglia erano alla base di tutto). Con i miei vecchi compagni (Sclosa, Bonesso, Mariani, Ermini, Mandorlini e altri) abbiamo tutt’ora una chat su whatsapp dove ci sentiamo regolarmente”.
Il Toro attuale come lo vede?
“E’ purtroppo agli occhi di tutti in difficoltà, ma con l’avvento di Nicola si è notato fin da subito un netto miglioramento”.
Nicola ce la farà a portare la salvezza?
“Sono certo che Nicola porterà la squadra alla salvezza con qualche giornata d’anticipo”.
I tifosi si stanno organizzando contro Cairo, ma a lei piacerebbe vedere proprietari cinesi o fondi d’investimento americani al Toro?
“Finché ci sono delle certezze è sempre meglio salvaguardarle, i cinesi o i fondi americani sono sempre un’incognita”.