.

D'Agnelli promuove Hajdari: "Strutturato e forte di testa. Meglio nella difesa a 3"

di Redazione TG

Torinese doc, classe 1965, Rino D'Agnelli, da due anni è il Ds della Vogherese, ma alle spalle ha tante esperienze: Responsabile scouting e Responsabile area tecnica della Reggiana, Ds di Fanfulla, Fano, Rimini e Mantova e perfino un'esperienza in Svizzera come Dt del Locarno. Quindi è la persona giusta da sentire per un giudizio su Hajdari, centrale accostato al Toro di Cairo nelle ultime ore.

Senza Buongiorno, Djidi e Rodriguez la difesa del Toro è da ricostruire. Hajdari è il profilo giusto?

"Certamente ci sarà da mettere mano alla difesa perché il Toro ha perso pedine importanti, però dopo qualche anno e soprattutto, dopo il cambio di guida tecnica, sono dinamiche normali. Hajdari è un giovane che ho avuto il piacere di vedere un paio di volte, il Toro l'avrà visionato certamente molte di più. Posso dire che nella sua prima esperienza italiana, alla Juve, era troppo acerbo, ora l'esperienza con la Nazionale maggiore elvetica e con il Lugano l'hanno reso pronto ad approcciare in maniera performante anche il nostro campionato. Dal punto di vista tecnico è un centrale mancino strutturato, forte di testa e dotato di buona tecnica. Può fare bene sia come braccetto di sinistra nella difesa a tre, che come terzino sinistro con la difesa a 4. Farebbe secondo me un po' fatica come centrale a due. Dovessi lottare per la parti alte della classifica forse avrei preso altro, ma per le possibilità e gli obiettivi del Toro è un giocatore che può fare bene, ma da solo non  basta per ridare solidità alla difesa".

Avresti puntato magari su Pirola che conosce meglio il campionato italiano?

"Pirola è simile, forse meno fisico, ma con piede più educato. Ha buona lettura ed è adatto come braccetto di sinistra, ma io lo vedo meglio da perno centrale, perché ha una buona uscita e buona visione. Io li avrei presi entrambi".


Altre notizie
PUBBLICITÀ