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ESCLUSIVA - Masu (Videolina): "Joao Pedro si carica da solo. Giampaolo, grande spessore"

di Federico Danesi

Domani sarà all'Olimpico-Grande Torino per il seguire il 'suo' Cagliari, ma Alberto Masu (Videolina e L'Unione Sarda) in realtà è un appassionato di calcio a tutto tondo. E come noi, attende con curiosità la ripresa del campionato per capire quali prospettive potrà avere il gruppo di Eusebio di Francesco.

Alberto, concordi con Gianfranco Zola che ha indicato in Joao Pedro il vero leader della squadra?

"Dati alla mano certamente, arriva da una stagione eccellente e non solo per i 18 gol segnati. Però se proprio devo pensare ad uno che possa trascinare il gruppo, vedo più Godin. Certo, è arrivato da poco, ma il suo carisma dentro e fiori lo spogliatoio si fa sentire".

Secondo te JP domani avrà motivazioni ulteriori visto come è andata a finire con il Toro e il mancato scambio?

"In realtà lui se le trova da solo, non ha granché bisogno di essere stimolato. Il campionato andato in archivio gli ha dati la convinzione di poter essere decisivo., credo si ripeterà".

Che idea ti sei fatto della trattativa tra Toro e Cagliari?

"Che questo è stato un mercato stranissimo. In condizioni normali, dopo quello che ha fatto, Joaop Pedro poteva essere ceduto a cifre veramente importanti e soprattutto ci sarebbe stata la fila., Il Cagliari è sempre stato chiaro, voleva solo soldi e dall'altra parte invece proponevano giocatori che non interessavano".

Entrambe le squadre hanno allenatori nuovi e gruppi rinnovati. A che punto siamo?

"Credo ancora un work in progress, perché la mano degli allenatori si vede nelle idee ma non ancora in quello che succede in campo. Paradossalmente la rosa attuale in mano a Di Francesco andrebbe meglio con Giampaolo, che ama il trequartista, e viceversa".

Giampaolo ha avuto un rapporto particolare con Cagliari e non si è lasciato benissimo con Cellino. Tu che l'hai conosciuto che ricordo hai?

"Umanamente è di un'altra categoria, ti basta parlare dieci minuti con lui per capirlo, esci migliore di come eri arrivato. In campo è un insegnante vero, deve solo avere il tempo per trasferire le sue idee al gruppo e gli uomini giusto per farlo. Ricordo che fin dai primi allenamenti avevamo capiro subito che era un maniaco della linea difensiva e lo ha dimostro anche altrove. Per certi versi questo suol Toro e il nuovo Cagliari sono simili".

Infine, che Cagliari vedremo a Torino?

"A Di Francesco sono bastate tre partite per capire che al momento il suo 4-3-3 è da accantonare e quindi andrà con i tre fantasisti dietro alla punta. Resta da capire se sarà Simeone o Pavoletti, ma le idee sembrano chiare".

Il 13 novembre 2007 viene nuovamente esonerato dal presidente Cellino in seguito a una serie di risultati negativi con soli 9 punti in undici partite e il penultimo posto. Al suo posto viene chiamato Nedo Sonetti, che in data 19 dicembre 2007 si dimette da allenatore del Cagliari (con la squadra ultima in classifica). Cellino richiama così Giampaolo, ancora sotto contratto, ma questi attraverso un comunicato trasmesso da un legale di fiducia agli organi di stampa, dichiara: «Pur nella consapevolezza del danno economico che ne deriverà, rinuncio a tornare a Cagliari. L'orgoglio e la dignità non hanno prezzo»


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