ESCLUSIVA TG – Bucchioni: “Bene il mercato del Toro che vedo favorito sul Milan”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Enzo Bucchioni è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Bucchioni è direttore di QS Quotidiano Sportivo, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e da ieri di Cavallo Magazine. Con lui abbiamo parlato delle ultime vicende di mercato del Torino e della prossima partita che vedrà opposta la squadra granata al Milan.
Finora il Torino ha effettuato più operazioni in uscita, D’Ambrosio e Bellomo, che in entrata, infatti il solo Tachtsidis è a disposizione di Ventura perché Benassi resterà fino a giugno al Livorno e Colombi giocherà con la Primavera. Alcuni tifosi temono che la squadra si sia impoverita, è così?
“Non credo che il Torino si sia impoverito perché queste operazioni erano da farsi. Quella di D’Ambrosio è stata un’operazione assolutamente intelligente perché altrimenti avrebbe perso il giocatore a parametro zero a giugno e invece il Torino ha portato a casa un po’ meno di due milioni di euro, che non sono pochi, più la metà di un calciatore come Benassi, che ha già debuttato in serie A con l’Inter e che quest’anno sta facendo bene con il Livorno, quindi un giovane di prospettiva, e anche un altro ragazzo, Colombi, per la Primavera. E’ stato un bell’affare. In più la squadra granata è in una situazione di classifica tranquilla, merito di Ventura e del lavoro che è stato fatto anche da Cairo in sede di mercato, e di conseguenza non ha problemi di nessun genere. I giocatori che si valorizzano vanno venduti, ora c’è Darmian nel mirino di molte grandi, a patto che però i soldi ricavati siano reinvestiti per rafforzare la squadra, ma non è nel mercato di gennaio il momento in cui si può rafforzare l’organico e i soldi che vengono messi da parte devono essere spesi nel mercato estivo. Il Torino anche con queste uscite rimarrà più o meno dello stesso valore perché Tachtsidis è un buon giocatore, forse non è un campione come pensava Zeman, che lo aveva preferito addirittura a De Rossi in certe situazioni, quindi anche questa è un’operazione intelligente da parte del Torino che ha un calciatore da rilanciare che potrà fare bene nell’impianto di gioco che Ventura ha costruito. Il Torino negli ultimi tempi ha agito sul mercato in modo oculato, capisco che i tifosi vorrebbero che la società facesse concorrenza alla Juventus, ma devono accontentarsi di avere una squadra che sta disputando un campionato oltre le aspettative e più che dignitoso”.
Sabato sera il Torino affronterà il Milan e sono i rossoneri quelli che hanno più da perdere, quindi per i granata la prospettiva è migliore?
“Assolutamente sì, ricordo molto bene la partita dell’andata e il Torino grazie alla personalità e all’impianto di gioco, che per merito di Ventura può essere cambiato anche all’interno della stessa partita, aveva messo in difficoltà il Milan che avrebbe meritato di perdere e riuscì a pareggiare solo negli ultimi minuti e con grande fortuna, pertanto penso che possa ripetersi una partita del genere. Il Milan in mano a Seedorf è cresciuto un pochino in personalità, il carisma dell’allenatore si è sentito quando ha detto al Milan “sei una grande squadra e non puoi comportarti da provinciale” e questo passaggio è avvenuto anche in questo caso con un po’ di fortuna, però il Torino tatticamente sta meglio in campo e il Milan è senza Balotelli, che è l’unico che può con una giocata, come ha fatto domenica a Cagliari, cambiare l’esito della partita. Di conseguenza penso che il Torino possa andare a San Siro a giocarsela a viso aperto e magari anche fare risultato”.
Quindi Kakà, Honda e Pazzini non devono spaventare il Torino?
“No, il Torino ha un ottimo gioco e poiché gioca prevalentemente sulle fasce ha calciatori che possono mettere in crisi la difesa del Milan che con il modulo adottato da Seedorf, che prevede due soli centrocampisti in mezzo al campo, permetterà al Torino di avere la superiorità numerica poiché potrà sfruttare anche gli ottimi centrocampisti che ha che sono capaci di inserirsi. Indubbiamente Kakà, Honda e Pazzini sono dei grandi giocatori e soprattutto Pazzini è temibilissimo e il Torino non dovrà fargli arrivare palloni con il pressing che sa fare e occupando nella maniera giusta gli spazi e poi andando in contropiede con Cerci. Fossi Ventura mi sentirei abbastanza tranquillo perché per come il Milan ha giocato fino ad oggi e per cosa ha fatto vedere la sua squadra, anche se il Milan gioca in casa e ha delle motivazioni superiori, le due squadre partono assolutamente alla pari, anzi il Torino parte addirittura favorito per una maggiore solidità tattica, chiaramente il Milan ha alcuni giocatori importanti che il Torino non ha, però i granata in questo momento per me hanno un gioco che preferisco”.
Il Milan ha problemi in difesa e i trentun gol subiti in ventuno partite lo dimostrano, Cerci e Immobile troveranno la squadra ideale per incrementare il loro bottino di gol?
“Direi proprio di sì, quando prima dicevo che per me il Torino era favorito per la disposizione in campo intendevo anche questo perché i granata sono la formazione adatta per mettere in difficoltà il Milan. Infatti ha il centrocampo che ritengo il reparto migliore come svolgimento del gioco e poi la punta di diamante ce l’ha nell’attacco, dove Cerci e Immobile, sono due giocatori importanti. A centrocampo il Torino sa sempre che cosa fare e si muove a memoria e in più ha questi due davanti: uno velocissimo che salta l’uomo, Cerci, e l’altro, Immobile, che vede la porta da qualsiasi posizione e se i granata potranno partire in velocità sfruttando gli spazi che il Milan sicuramente lascerà allora potranno andare a fare male ai rossoneri. La difesa del Milan è lenta e gli esterni chiudono poco perché De Sciglio non si è ancora ripreso dall’infortunio e sta faticando, e non è il ragazzo che avevamo ammirato l’anno scorso e che era finito in Nazionale. Dall’altra parte Emanuelson non è un difensore, quindi se il Torino adotterà il 3-5-2, come credo, metterà parecchio in difficoltà il Milan sulle fasce con i tagli che fa Immobile, le progressioni di Cerci e le discese sulla fascia di Darmian. Se dovessi scommettere un centesimo lo farei sul Torino perché sta vivendo un ottimo periodo, mentre il Milan anche con il Cagliari ha faticato parecchio”.
Sorvegliato speciale Cerci, che nei rumor delle ultime settimane è appetito da molte società fra cui proprio il Milan?
“Sì, Cerci a Torino ha disputato due grandi campionati e la società deve mettersi nell’ordine d’idee di monetizzare su questo giocatore. Trattenerlo ancora a Torino sarebbe penalizzante e si rischierebbe di demotivarlo, se un calciatore vuole andare via e tentare l’avventura in una grande squadra o ritornarvi, poiché in una grande, la Roma, ci è già stato, è logico agevolarlo incamerando dalla sua cessione più soldi possibili. Questa, secondo me, è la strategia che deve adottare il Torino. Indubbiamente la prossima stagione il Milan dovrà rinforzarsi e con Seedorf che insisterà con il 4-2-3-1 ha bisogno di un esterno nei tre dietro all’unica punta che sappia fare le due fasi e Cerci è particolarmente bravo in quella offensiva, ma è capace anche di tornare in fase difensiva per dare una mano al centrocampo, quindi nella lista dei desideri di Seedorf sicuramente Cerci c’è, sta facendo bene, ha grandi qualità tecniche, sa saltare l’uomo come pochi in questo momento, oltre a lui mi viene in mente Cuadrado della Fiorentina, quindi questi calciatori hanno un valore molto importante. Cerci al Milan può fare molto comodo, ma il problema è un altro: bisognerà vedere se il Milan avrà la possibilità economica per prenderlo perché immagino che il Torino lo metterà in vendita come minimo a 10-12 milioni di euro”.