ESCLUSIVA TG – Ficcadenti: “Torino-Verona sarà una gara combattuta, ma tattica”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Massimo Ficcadenti è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Ficcadenti, attualmente è un allenatore, in passato ha giocato nel Torino dal 1997 al 2000 e in precedenza nel Verona dal 1992 al 1997, formazione che ha anche allenato dal 2004 al 2006. Con lui abbiamo parlato della sfida di questa sera fra le sue due ex squadre.
Da ex giocatore e da allenatore secondo lei che partita sarà fra Torino e Verona, squadre che hanno iniziato positivamente il campionato?
“Torino e Verona sono due squadre in salute e lo dimostra il fatto che hanno iniziato bene il campionato, sicuramente i granata con un po’ più di fortuna avrebbero qualche punto in più dei sette che oggi hanno in classifica, quindi la partita di questa sera sarà importante per entrambe. Una vittoria significherebbe per il Torino avere una posizione a ridosso delle grandi quindi di prestigio e la possibilità di disputare un campionato da protagonista, magari non ai vertici, ma subito a ridosso. In serie A iniziare bene la stagione dà fiducia e sotto questo aspetto i granata potrebbero sfruttare questa situazione. Per il Verona vincere vorrebbe dire staccarsi ulteriormente dalla zona salvezza e credo che questo sia l’obiettivo primario di quest’anno. Vedo la partita molto aperta a tutti i risultati e penso che sarà dal punto di vista agonistico molto valida. Onestamente fare un pronostico è difficile, però la ritengo una gara molto assolutamente interessante fra due squadre che in questo momento lottano su ogni pallone e hanno grande determinazione”.
Quali sono le caratteristiche che il Torino può sfruttare a suo vantaggio e quali quelle del Verona per mettere in difficoltà i granata?
“Il Torino è passato al 5-3-2 e il Verona nelle ultime partite ha cambiato modulo prima giocando specularmente alla Juventus e poi adottando il 4-3-3, quindi dipenderà un po’ da come Ventura e Mandorlini studieranno le strategie per questa gara. Entrambe le squadre hanno giocatori veloci e si caratterizzano per le ripartenze e di conseguenza non concederanno molti spazi, pronte a sfruttare le occasioni che si presenteranno, da questo punto di vista il Verona potrebbe essere leggermente più avvantaggiato perché il Torino giocando in casa vorrà fare la partita e forse concederà qualche spazio in più agli avversari. I granata sfrutteranno sicuramente le qualità dei giocatori che hanno davanti, Cerci e Immobile, quest’ultimo se giocherà, ma anche i gialloblu sanno essere incisivi sulle palle inattive con lanci in mezzo all’area per Toni, questo nelle prime giornate è stata l’arma vincente. Il Torino è squadra più collaudata e già l’anno scorso militava in serie A e quindi ha più conoscenze e anche qualche giocatore che ha maggiore esperienza di questa categoria”.
Il Torino domenica giocherà il derby e la partita scorsa ha battuto il Bologna altra diretta concorrente, non c’è il rischio che possa essere un po’ distratto questa sera?
“Credo che la testa dei granata sia concentrata sul Verona e che non pensino alla Juventus. E’ chiaro che il derby si aspetta con grande voglia di fare bene, è una partita che in tutte le città è sempre molto sentita, però il Torino sa benissimo che quella di questa sera è una partita molto importante per entrambe le squadre, perché sono queste le gare che alla fine danno i punti per raggiungere l’obiettivo, poiché in A è difficile vincere con le grandi, quindi in queste partite i punti valgono doppio e non credo che commetterà l’errore di sottovalutare questo impegno o di arrivarci distratto”.
Torino-Verona si deciderà più in fase difensiva con ripartenze in velocità o più sotto altri aspetti?
“Per le caratteristiche delle due squadre e per l’importanza del risultato è difficile da prevedere. Le gare da qui in poi saranno molto più complicate e importanti dal punto di vista tattico rispetto alle prime dove la classifica non era tenuta troppo sotto stretta osservazione. Un gol segnato all’inizio potrebbe sbloccare la gara e poi esserci una partita molto aperta, così come se non dovesse sbloccarsi il risultato la gara potrebbe diventare molto combattuta, ma indubbiamente con meno spazi. Per come vivono il momento Torino e Verona e alla luce della gara dei gialloblu con la Juventus - dove hanno disputato una bella prestazione pur difendendosi, ma affrontare i bianconeri per una neo promossa è difficile tener loro testa se non difendendosi e sfruttando quelle poche occasioni che concedono – penso che sarà una partita molto combattuta sotto l’aspetto tattico e senza grandi spazi, a meno che, come dicevo, nei primi minuti non venga segnato un gol che farebbe cambiare l’incontro a livello tattico e degli spazi disponibili e quindi anche dal punto di vista dello spettacolo”.
Cambiando argomento, quando la rivedremo in panchina?
“Mah, ho avuto delle proposte, però sto aspettando con tranquillità se ci sarà l’occasione giusta, perché oggi allenare in Italia è diventato veramente difficile, siamo arrivati al punto che se si sbaglia un rigore la colpa è anche dell’allenatore. Questa è una battuta, però è la sintesi di quello che sto cercando di trovare: una società che abbia un progetto, non dico a lungo termine perché è quasi impossibile, ma di poter lavorare con serenità e di potermi esprimere in un ambiente dove sia possibile farlo, speriamo che mi capiti presto”.