ESCLUSIVA TG – Fontana: “Padelli ha i numeri per giocarsi il posto da portiere titolare del Toro”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Alberto Maria Fontana meglio conosciuto come Jimmy è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Fontana ha vestito la maglia del Torino dal 2002 al 2009 e attualmente è un procuratore sportivo. Con lui abbiamo parlato della questione portieri al Torino, dopo che la Corte di Giustizia federale nel secondo grado di giudizio ha confermato la squalifica di Gillet per i fatti avvenuti quando era un tesserato del Bari.
La conferma della squalifica di Gillet pone il Torino nella necessità di trovare un altro portiere perché al momento oltre a Padelli può contare solo sui giovani Lys Gomis e Marco Sordi. Lei che ha vissuto la stessa situazione di Gillet uscendone completamente estraneo ai fatti dopo la sentenza del Tnas come commenta questa vicenda?
“Tecnicamente Gillet ha a disposizione un terzo grado di giudizio quello del Tnas (Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, ndr) che ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti, ma c’è da dire che dal punto di vista cronologico la sentenza di quest’ultimo grado di giudizio si ha più avanti, io fui giudicato a ottobre, quindi ipotizzo che il Toro debba, anche solo numericamente, cercare un altro portiere. L’unica cosa che posso dire su Gillet è che come nella giustizia ordinaria ci sono tre gradi di giudizio così in quella sportiva c’è il Tnas che può essere considerato come la Corte Suprema di Cassazione ed è già capitato che abbia rivalutato le persone che in precedenza erano state condannate. Non mi permetto di giudicare nessuno fino a quando non ci sarà la sentenza definitiva, ci sono passato ed è una situazione molto delicata. Auguro a Gillet che il Tnas sovverta le condanne precedenti com’era accaduto a me, sono vicino a lui e alla sua famiglia perché so quello che stanno passando. Ritengo che il Torino debba cercare un altro portiere perché è giusto che Gomis abbia il diritto di andare a giocare altrove in modo che tutto il bene che si dice su di lui sia dimostrato sul campo, di conseguenza auguro a Lys di disputare un anno da titolare per poi tornare ed essere il numero uno del Toro. Tecnicamente il Toro dovrà prendere un altro portiere da affiancare a Padelli e potrà scegliere se prendere uno da mettere in competizione con Daniele oppure se prendere un numero uno o un vice. Credo che Padelli abbia tutte le carte in regola per potersi giocare il posto di portiere titolare del Toro e un po’ di sana competizione per il ruolo non può fare male”.
Come vive un portiere sapendo che la società sta cercando un altro calciatore che può essere tecnicamente superiore o comunque non inferiore e quindi essere nella condizione di giocarsi il posto?
“Padelli è arrivato al Toro sapendo che se Gillet fosse stato assolto sarebbe stato il suo vice. Allo stato attuale il Toro ha la necessità di trovare un altro portiere e credo che a Padelli cambi veramente poco o nulla, al massimo la sua situazione può cambiare in meglio poiché dall’essere secondo può avere maggiori chance, quindi la vedo in maniera positiva per lui. Come dicevo, mi auguro fortemente che un giocatore giovane come Gomis non sia tenuto come secondo di Padelli perché Lys deve crescere, come tutti i ragazzi, e so poiché ci ho giocato insieme che ha tutte le carte in regola per fare bene, ma deve giocare con continuità”.
Ventura richiede che i suoi portieri non solo parino, ma che impostino l’azione. In questi mesi al Torino si sono accostati molti nomi di portieri da Pegolo a Leali passando per Pelizzoli, Viviano, Benassi e Sorrentino. Fra questi chi sarebbe il più adatto per il Torino?
“Di concetto devo dire che i portieri italiani non sono proprio perfetti per quello che richiede Ventura, per tradizione e per storia calcistica ci sono stranieri come Gillet che sono più abili con i piedi e che di conseguenza si adattano meglio al gioco di quest’allenatore. Penso che quelli citati, più o meno, si equivalgano tutti e se la scelta della società ricadrà su un portiere italiano non sarà tanto per l’abilità podalica, ma per un discorso più generale perché fra Sorrentino, Pelizzoli, Benassi e Viviano per la capacità di giocare con i piedi, come dicevo, si equivalgono”.
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