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ESCLUSIVA TG – Rimedio: “Bene il mercato del Toro. Gara aperta con il Milan”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Alberto Rimedio è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Rimedio, giornalista Rai e conduttore della trasmissione Zona 11, abbiamo fatto il bilancio sul mercato del Torino e il punto sulla partita di questa sera dei granata con il Milan.

 

Che bilancio si può fare sul mercato del Torino?

“Il Torino in sede di mercato ha agito bene, in linea con una rosa che si è dimostrata assolutamente competitiva nella prima parte del campionato. C’era la volontà di effettuare qualche ritocco ed è stato fatto in modo da perfezionare il gruppo, ma non c’era bisogno di grandi interventi e di conseguenza credo che sostanzialmente si possa ritenere corretto l’operato della società”.

 

In entrata ci sono stati Tachtsidis, Kurtic, Vesovic e anche Barusso, in uscita D’Ambrosio, Brighi e Bellomo. Com’è il saldo?

“Secondo me non cambia niente rispetto al valore e alla qualità della squadra perché gli ingressi di Tachtsidis, Kurtic, Vesovic devono essere considerati come un completamento della rosa che va sostanzialmente a pareggiare le uscite. Chi è andato via in particolare Brighi e Bellomo devono essere considerati rincalzi perché non erano dei titolari. Discorso diverso per D’Ambrosio perché il suo rendimento nella prima parte del campionato era stato molto positivo e la sua assenza forzata, dovuta al mancato rinnovo del contratto, aveva creato una lacuna che però è stata colmata in maniera più che dignitosa dalle scelte che ha fatto Ventura che ha ridato fiducia a Masiello e Pasquale, quindi complessivamente non ci sono variazioni nel valore della rosa rispetto alla sua completezza. Quello che il Torino era rimane e i titolari che c’erano sono rimasti e non perderanno il loro status, con la differenza che sono stati presi dei giovani con la speranza di guadagnare qualche cosa in più in prospettiva, ma credo che il discorso potrà essere fatto per le prossime stagioni e non per questa”.

 

Passando alla gara di questa sera, il Milan ha quattro punti in meno dei granata che sono a un punto dal quinto posto che garantisce l’accesso diretto all’Europa League e sono sesti alla pari con Parma e Verona. Quanto è delicata per il Torino la partita con il Milan?

“Delicata perché il Torino meriterebbe una vittoria di prestigio, che manca con le grandi squadre da tantissimo tempo e sarebbe il coronamento di un campionato che fino a questo momento è stato estremamente positivo. Infatti ha garantito al Torino innanzitutto la tranquillità, in secondo luogo una discreta qualità di gioco che non fa mai male poiché i risultati sono arrivati attraverso partite ben giocate e questo è importante e poi si è garantito la possibilità di acquisire autostima per puntare all’Europa League. Questo piazzamento sarebbe una specie di scudetto per la squadra considerando che sta compiendo un processo di crescita che si completerebbe proprio grazie al piazzamento utile per l’Europa League”.

 

Da una parte Cerci e Immobile e dall’altra Kakà, Honda, Pazzini e Robinho se giocherà, sulla carta il Milan è più forte, però i due attaccanti granata hanno segnato venti gol e i quattro rossoneri nove.

“Il Milan sulla carta è più forte, però anche le due ultime vittorie che ha ottenuto contro il Verona e il Cagliari sono arrivate nei finali delle partite e tra l’altro in maniera abbastanza fortunosa, quindi il Milan è un cantiere aperto che prova a trovare gli equilibri giusti, ma la strada è ancora lunghissima. Il Torino, invece, ha un’organizzazione di gioco consolidata, il fatto di giocare fuori casa sicuramente non aiuta perché mancherà in parte il sostegno del popolo granata che per una squadra come il Toro è sempre stato estremamente importante. Credo che l’esito della partita sia del tutto incerto e che il Torino possa, considerate le caratteristiche dei suoi attaccanti che negli spazi aperti possono essere devastanti, mettere in grande difficoltà una difesa come quella del Milan, che ha dimostrato anche nelle ultime partite di avere tanti problemi ed è il reparto più debole della squadra rossonera”.


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