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ESCLUSIVA TG – Sergio: “Il Toro tecnicamente perderà qualche cosa senza Ogbonna”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Raffaele Sergio è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Sergio, attualmente è un allenatore che nel campionato appena concluso ha guidato l’Aversa Normanna, ha militato nel Torino dal 1992 al ‘94. Con lui abbiamo parlato del mercato della sua ex squadra e in particolare di ciò che potrà accadere nel reparto difensivo.

La difesa del Torino potrebbe cambiare molto e non solo per la cessione di Ogbonna e l’ipotetica squalifica di Gillet perché anche D’Ambrosio e Di Cesare vorrebbero andare via e ci sono da risolvere le comproprietà di Darmian e Glik e da rinnovare il contratto a Rodriguez ed eventualmente a Masiello, mentre Caceres non sarà confermato. Al momento l’unica certezza è il secondo portiere Padelli. Reparto con troppe incertezze?
“Credo che il problema grosso siano Ogbonna e Glik, perché sono giocatori importanti e per il meccanismo di gioco granata sono molto positivi, sanno interpretare benissimo le richieste di Ventura sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Se dovessero andare via, entrambi o anche solo uno di loro, sarebbero molto difficili da sostituire perché non vedo nel campionato italiano altri due giocatori dello stesso spessore che potrebbero essere presi dal Torino, poiché chi ha giocatori di questo tipo se li tiene. Nonostante tutto sono convinto che alla lunga il lavoro di Petrachi e della società porteranno qualcuno di valido, però, come dicevo, non vedo grandi difensori in giro”.

Quindi sarebbe meglio che a Rodriguez, che aveva sostituito positivamente Ogbonna quando era infortunato, fosse al più presto prolungato il contratto?
“Sicuramente, io lo conosco poco, però per quello che si è visto potrebbe essere una soluzione. Sono convinto che la maglia del Toro sia sempre una maglia molto appetibile quindi la dirigenza troverà alternative valide a chi andrà via, è solo una questione di tempo in fin dei conti il campionato è finito da poco e ci sarà la gara fra i giocatori che vorranno indossare la maglia granata, che ha sempre il suo fascino”.

Come papabile per la difesa si vocifera di Sorensen in comproprietà fra la Juventus e il Bologna. Come lo vedrebbe al Torino?
“Mah, non è semplice sostituire Ogbonna e sotto l’aspetto tecnico sicuramente il Torino perderà qualche cosa. Sorensen è un giocatore valido e importante, ma che in questo momento può essere un punto interrogativo proprio perché dovrebbe prendere il posto di uno come Ogbonna. A mio parere nelle prime scelte il Torino dovrebbe andare su giocatori che possano garantire maggiori sicurezze”.

Il Torino potrebbe passare dal 4-2-4 al 5-3-2. Per una difesa a quattro o a cinque, a parte l’aver bisogno di un centrale in più, i terzini devono avere caratteristiche tecniche differenti a seconda del modulo?
“Cambia molto il sistema di gioco, io all’Udinese con mister Zaccheroni ho giocato in una difesa con tre centrali e i movimenti e i meccanismi sono differenti poiché cambia tutto l’assetto della squadra. Prima di tutto bisognerà vedere come sarà composto l’organico quando la squadra partirà per il ritiro e poi si potrà capire un po’ meglio e Ventura potrà decidere quale modulo sarà più adatto. E’ chiaro che i giocatori che possono essere utilizzati per un modulo o per l’altro hanno caratteristiche differenti, ma credo che sotto l’aspetto tattico Ventura sia un maestro e saprà dare le indicazioni migliori sui giocatori da prendere e poi li saprà istruire in modo da farli rendere”.

Il giro palla fra i difensori, che è una delle caratteristiche che Ventura utilizza per stanare gli avversari che si chiudono in difesa, cambia in caso di squadra schierata dietro a quattro o a cinque?
“Non cambia tanto poiché il Torino imposta partendo da dietro, anzi con tre centrali difensivi si può persino sviluppare meglio poiché il giro palla è più adatto a una squadra che ha nel dna la costruzione della manovra partendo dalle retrovie. Ventura sotto questo aspetto è un maestro e se cambierà modulo vuol dire che ha visto che esistono i presupposti per poterci lavorare”.

Cambiando argomento, il suo contratto da allenatore con l’Aversa Normanna è in scadenza, ci sono possibilità di un rinnovo?
“Vedremo, al momento è ancora un po’ tutto fermo”.

Quindi si sta guardando intorno per decidere sul da farsi?
“Sì, è così”.

 

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