ESCLUSIVA TG – V. D’Amico: “Il Toro è avvantaggiato sulla Lazio, ma deve stare attento”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Vincenzo D’Amico è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. D’Amico, calcisticamente è cresciuto nelle giovanili della Lazio poi è passato in prima squadra nella quale ha militato dal 1972 al 1986, con una parentesi nel Torino nella stagione ‘80-‘81, attualmente è opinionista delle trasmissioni sul calcio della Rai.
Quali difficoltà potrebbe dover superare il Torino nell’affrontare la Lazio?
“L’unica difficoltà che potrebbe incontrare il Torino è che la Lazio tutto a un tratto si svegli e cominci a giocare come sa”.
E quali la Lazio?
“Oggi per la Lazio tutto è difficile perché non sta giocando come dovrebbe, quindi ogni partita è pericolosa e se il Toro giocherà con quattro attaccanti, e credo che possa farlo, metterà ancora di più la Lazio in difficoltà. Chi riesce ad allargare la difesa della Lazio non ha difficoltà a segnare in quanto i due difensori centrali sono in questo momento un punto di forza per le squadre avversarie ed è chiaro che Ventura non si lascerà scappare l’occasione di fare di tutto per vincere. Petkovic dovrà essere bravo a coprire i due difensori centrali perché il Torino giocando con due punte e altri due giocatori larghi è inevitabile che metta in difficoltà la difesa della Lazio, che fatica con chiunque figuriamoci se deve affrontare una squadra con quattro attaccanti”.
Il Torino non segna così tanto (23 reti in quattordici giornate) da ventinove anni, però subisce anche qualche gol di troppo (23), quest’equilibrio rischia di non pagare abbastanza?
“Ed è proprio su questo che deve puntare la Lazio, in questa stagione il centrocampo e l’attacco del Torino vanno discretamente bene, mentre la difesa soffre un po’ quindi la Lazio deve fare la partita e non solamente aspettare di ripartire in contropiede, deve attaccare”.
Per la Lazio attaccare potrebbe però essere un boomerang poiché offrirebbe spazi che Cerci potrebbe sfruttare così come Immobile, El Kaddouri e Farmerud.
“Infatti i problemi della Lazio nasceranno proprio lì. Quando il Torino sarà in possesso della palla i centrocampisti della Lazio dovranno dare una copertura maggiore alla difesa rispetto a quello che farebbero in una partita normale. Per questo motivo mi aspetto Ledesma in campo, secondo me Petkovic dovrà schierare due giocatori davanti alla difesa e quindi anche Onazi in modo da coprire la zona centrale, se non sarà così la Lazio potrebbe andare incontro a grossi problemi”.
Sarà una partita da tripla oppure c’è una squadra che è nettamente favorita?
“Sulla carta tutto lascia prevedere che il Torino sia avvantaggiato poiché ha una tranquillità e una serenità che mancano alla Lazio. Nella Lazio stanno succedendo cose strane, nel senso che l’allenatore è in discussione e i giocatori sono rimproverati dal presidente e spero che prima o poi la società capisca che la campagna acquisti non è stata fatta come si doveva di conseguenza c’è precarietà, mentre nel Toro no. Da tutto ciò ne deriva che il Toro può giocare serenamente la sua partita”.
Considerando l’andamento del campionato e le prestazioni e i risultati di Torino e Lazio, a gennaio in sede di calciomercato le due società dovranno rafforzarsi in modo importante oppure no?
“Se ci sono i presupposti tutto è possibile e tutto di può fare. Il Torino sta disputando il suo campionato molto probabilmente in linea con gli obiettivi che si era prefisso a inizio stagione, la Lazio sicuramente no perché la società era convinta di avere messo a disposizione dell’allenatore una squadra da primi tre posti e invece non è assolutamente così, quindi è chiaro che la Lazio più del Toro deve cercare di intervenire sul mercato e prendere i giocatori che servono, cioè tutto quello che non è stato fatto quest’estate”.
Secondo lei che giocatori servirebbero?
“Alla Lazio una punta, un centrocampista e un centrale difensivo, tutto sommato la squadra in mediana sta abbastanza bene però non può aspettarsi solo i gol di Klose, serve che anche altri segnino, non si può affidare a diciottenni e ventenni per risolvere i problemi, Keita e Perea sono ottimi giocatori, ma per il momento devono essere aiutati dalla squadra e non essere loro a doversene fare carico. Per il Torino dipende tutto dall’obiettivo, se è quello di disputare un campionato tranquillo allora ha allestito la squadra nel modo giusto poiché è in linea con l’obiettivo, non credo che in società abbiano voglia di cambiare traguardo, di conseguenza penso che a gennaio in sede di calciomercato la società non interverrà se non in caso di situazioni particolari dovute a infortuni o cessioni, magari servirebbe un buon difensore che è poi la tipologia di giocatore che fa sempre comodo a tutti, anche alla Juventus servirebbe, quindi figuriamoci”.