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ESCLUSIVA TG – Agostinelli: “Escludo che il Torino sarà invischiato nella lotta per la salvezza”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Andrea Agostinelli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Agostinelli è un allenatore, attualmente è commentatore delle trasmissioni sportive di Mediaset, con lui abbiamo parlato della situazione del Torino che a otto giornate dalla fine del campionato ha cinque punti in più di Carpi e Palermo che occupano il terzultimo posto.

Il Torino continua a faticare sul piano del gioco e ottiene scarsi risultati, come può uscire da questa situazione?

“Lasciamo stare il derby perché è una partita a sé ed è meglio non giudicarla, tanto più che il Torino è stato veramente sfortunato a causa delle decisioni arbitrali. Dai periodi difficili si esce con la compattezza del gruppo, perché non è un problema che riguarda i singoli. Ventura conosce talmente bene l’ambiente che non vedo motivo di preoccuparsi. Sicuramente mi sarei aspettato qualche cosa di più da questo Torino considerata la continuità tecnica che il presidente Cairo ha dato in questi anni. I tifosi ovviamente si aspettavano risultati migliori in questa stagione prendendo anche in considerazione i giocatori che ci sono, ma le annate non sono sempre uguali e alle volte c’è quella che gira meglio, altre peggio. Direi che quest’anno al Torino non è girato assolutamente bene e il campionato è stato, secondo me, inferiore alle possibilità”.

Immobile a causa di un infortunio starà fuori un mese, Quagliarella è stato ceduto a gennaio e Belotti ha iniziato a segnare con un po’ di continuità proprio con l’arrivo d’Immobile, ora per risollevare il Torino resta Maxi Lopez, poco utilizzato in questa stagione e scivolato nelle gerarchie, ma pur sempre giocatore d’esperienza e con capacità oppure Martinez, che però non è avvezzo al gol. Problemi in vista per Ventura?

“L’infortunio Immobile dà più spazio sia a Maxi Lopez sia a Belotti, giocatore che per me è assolutamente una certezza, mi è sempre piaciuto questo ragazzo perché sa segnare sia di forza sia all’interno dell’area di rigore e per questo avrà un futuro roseo. Maxi Lopez è un giocatore che tutti conosciamo, ha alti e bassi, ma se è in giornata è un attaccante che ha grande tecnica e può decidere l’esito della partita. Martinez in questa stagione è un po’ così, ma la scorsa annata mi era sembrato un giocatore che potesse dare una grande mano a questa squadra, soprattutto perché aveva caratteristiche diverse dagli altri attaccanti, molto veloce in contropiede, capace di inserirsi nello spazio, però di gol ne fa pochi. In attacco, comunque, non penso che il Torino sia messo male, anzi, anche se l’assenza d’Immobile è importante poiché è un giocatore superiore alla media, ma con Belotti e Maxi Lopez, secondo me, non ci saranno grandi problemi, anche se non avere più Quagliarella può avere il suo peso”.

In fase difensiva la squadra di Ventura sta palesando problemi e i quarantadue gol subiti in trenta giornate sono una zavorra non di poco conto. E’ possibile invertire la rotta?

“Il trio storico, Maksimovic, Glik, Moretti e mettiamoci anche Bovo, ha iniziato a vacillare un po’, ma li ritengo ancora una garanzia, magari stanno vivendo anche loro un’annata particolare. Io non li butterei, come si dice, a mare per quello che hanno dato. Questi giocatori hanno fatto veramente le fortune del Torino negli ultimi anni o quantomeno ottenuto il massimo rispetto a dove poteva arrivare la squadra in classifica. In questa stagione il Torino sta prendendo più gol e la difesa a tre che diventa a cinque è più vulnerabile, ma è una questione di prestazioni. Maksimovic non può essere ai massimi livelli dopo l’infortunio che l’ha tenuto a lungo lontano dal campo e per Moretti, grande giocatore, e Bovo bisogna tenere conto che in certe partite l’età inizia a farsi sentire. Glik, anche lui non sta facendo una stagione straordinaria e poi si è portati a valutarlo come uno che dovrebbe segnare tanti gol come ha fatto l’anno scorso. Non è una giustificazione, ma ci sta che il trio, che è sempre stato il punto di forza di Ventura, qualche volta possa anche sbagliare qualche partita e vacillare. Toccherà alla società e a Ventura stabilire se in estate occorrerà puntellare il reparto oppure continuare con loro”.

Il centrocampo appare sempre un po’ la nota dolente della squadra granata, tra giocatori non più giovanissimi, altri a lungo infortunati e i giovani che alternano cose positive ad altre negative si fa fatica a trovare il giusto equilibrio.

“Ci sono giocatori che da più stagioni sono al Torino, Vives, Gazzi, Peres, Molinaro, Benassi e Farnerud, a mio parere dopo due-tre anni la società insieme all’allenatore dovrebbe avere l’obbligo di capire non tanto le qualità di un giocatore, ma le motivazioni che lo spingono a stare per il quarto-quinto anno. Fra i giocatori che stanno per tanti anni nella stessa società ci sono quelli che possono restare anche dieci anni, ma non sono molti, e altri che dopo due-tre anni devono cambiare aria, non perché svaniscono le loro qualità, bensì per avere maggiori motivazioni. Questa è una cosa che la società e Ventura dovrà valutare attentamente e non solo per i centrocampisti”.

In tante partite si è visto che c’è uno scollamento fra difesa e centrocampo e ancor di più fra mediana e attacco con la conseguenza che la squadra si allunga, come si può intervenire per ovviare?

“E’ un problema di condizione, la squadra quando gioca meno bene si allunga, le distanze fra i reparti non sono più ottimali, i giocatori arrivano sempre secondi sulla palla, per me ripeto, manca la condizione ottimale. Qualcuno potrebbe replicare che questo dura da mesi, ma ci sono anche le annate che vanno storte, nella scorsa stagione poche volte ho visto sbagliare una partita dal Toro o avere periodi negativi, invece, quest’anno capita. Ritorno al discorso di prima, sta alla società e a Ventura capire se questa squadra, che ha sempre lo stesso allenatore e un buon numero di giocatori che sono in rosa da anni, ha sempre le stesse motivazioni o ne ha perse”.

Il Torino in queste ultime otto partite riuscirà a tenersi fuori dal lottare per la salvezza?

“Assolutamente sì, non ci penso proprio a un Torino coinvolto nella lotta per la salvezza. Escludo che possa trovarsi invischiato in questo”.

Anche se dovesse perdere con l’Inter?

“Ne sono certo, anche se dovesse perdere con l’Inter per me il Torino resterà fuori dalla lotta per non retrocedere”.


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