ESCLUSIVA TG – Annoni: “Torino-Roma? Gara difficile per tutti, ma spero bella”
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Enrico Annoni è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Annoni ha militato nel Torino dal 1990 al ‘94 e nella Roma dal ‘94 al ‘97 e attualmente è un allenatore. Con lui abbiamo parlato della sfida fra le sue ex squadre.
Il Torino e la Roma stanno vivendo un momento diametralmente opposto, in ripresa i granata e in crisi i giallorossi, quindi che partita sarà?
“Mi auguro che sarà una bella partita perché ho giocato in entrambe le squadre. Il Torino è in una situazione migliore e ha il vantaggio di giocare in casa, mentre la Roma dovrà riscattare le due sconfitte con il Barcellona e l’Atalanta, tra l’altro sconfitte brutte perché ha giocato male. Non sarà facile per la Roma, conosco l’ambiente e questa settimana sarà sicuramente stata tosta e con contestazioni e i giocatori sanno a cosa andranno incontro se dovessero perdere ancora. La Roma ha problemi di gioco e di risultati e c’è chi dice che ci sono problemi con l’allenatore, a inizio stagione non tutti erano soddisfatti che Garcia restasse, quindi c’era già dello scetticismo iniziale e adesso che ci sono dei risultati negativi tutti gli stanno andando contro. C’è da dire che la Roma ha una buona rosa, ma comunque, come dicevo, non sarà facile, però, anche per il Torino, che non dovrà prendere sotto gamba questa partita perché i giallorossi tireranno fuori l’orgoglio, tanto più che sono costretti a fare bene e di conseguenza finirà per essere un’arma a doppio taglio. Senza dimenticare che la Roma è una grande squadra e per assurdo forse gioca meglio in trasferta che in casa adesso che ha dei problemi, lasciando stare la partita con il Barcellona perché è una squadra di fenomeni. Gervinho è stato convocato e questo potrebbe essere un pericolo in più per il Toro”.
Ci sono anche De Rossi, Pjanic, Florenzi, Nainggolan, giusto per citarne qualcuno a caso.
“Vero, ed io aggiungo Totti, anche se non è fra i convocati e non gioca da un po’, perché come leader dello spogliatoio è un uomo importante e in un momento difficile dà il suo contributo pur stando fuori dal campo. Anche se fra giocatori e allenatore ci fossero dei problemi la squadra non può fare un’altra brutta figura dopo quelle con il Barcellona e l’Atalanta”.
Partita quindi che si gioca non solo sul piano agonistico?
“Assolutamente sì, è una gara che si gioca a livello mentale. Se il Toro fa gol subito allora potrebbe avere una gara in discesa, anche perché subentrerebbe nella testa dei giocatori che le cose stanno andando bene e questo può dare un’ulteriore spinta, ma se il gol non dovesse arrivare diventerebbe tutto più difficile”.
Però vale anche il contrario: se la Roma non segna all’inizio può subentrarle l’ansia di non riuscire a vincere.
“Certo, ma io vedevo la situazione dall’ottica del Torino perché se la Roma segnasse subito o quasi sarebbe più semplice per lei poiché potrebbe poi giocare in contropiede in quanto toccherebbe al Toro attaccare per pareggiare. La Roma ha uomini veloci e può aspettare le mosse del Torino per poi sfruttare, ad esempio, giocatori come Iturbe, Gervinho e Dzeko, se giocheranno. Per questo prima dicevo che la Roma è una squadra in questo momento più portata a macinare gioco fuori casa avendo problemi di risultati e di scarsa fiducia dell’ambiente soprattutto nei confronti dell’allenatore”.
Le tante formazioni e i moduli cambiati da Garcia forse non hanno convinto l’ambiente.
“Visto da fuori sembra che sia nel pallone, passatemi la battuta, e che non sappia cosa fare. Ma ripeto, è facile parlare stando all’esterno e vedendo le partite e leggendo i giornali perché ci sembra di capire tutto, mentre stando all’interno magari ha cambiato tante formazioni poiché si è basato su come vedeva i giocatori durante la settimana e quindi decideva chi mandare in campo e chi no rispetto alla forma di chi aveva a disposizione”.
Il Torino nelle ultime due gare di campionato non ha preso gol, che era diventato un punto un po’ dolente, ma gli attaccanti continuano a segnare in proporzione poco, questo resta un problema?
“Ma no, perché il Toro crea occasioni da gol, spero di non essere sementito. Nelle ultime gare la difesa è tornata solida e il centrocampo dà maggiori garanzie e quindi credo che anche l’attacco potrà essere più incisivo. Non si possono sistemare tutti i reparti in una volta sola ed è sempre meglio prima occuparsi di sistemare la difesa perché nel calcio la squadra che prende meno gol durante il campionato di solito è quella che vince lo scudetto o arriva seconda. Non subire gol nei novanta minuti forse è quasi più importante che farne tanto più che il Toro almeno due-tre occasioni da gol le crea ed effettivamente bisognerebbe che le concretizzasse in modo da essere più sicuro di portare i tre punti a casa. In queste ultime partite tutta la squadra sta facendo bene e il mister è bravo ed è uno di quelli che ha maggiore esperienza e sa come mettere in campo la squadra e come creare la giusta tensione nei giocatori e anche come tranquillizzarli. Tutto questo è molto importante. E’ vero che c’è stato un periodo di difficoltà, ma ci sta nell’arco del campionato una flessione soprattutto in ottobre, e adesso il Toro dovrebbe tenere fino alla sosta natalizia la buona condizione raggiunta e poi a gennaio si riparte quasi con un altro campionato”.
Il fatto che mercoledì la Roma debba giocarsi il tutto per tutto con il Bate Borisov per restare in Champions, anche se le basterebbe solo un pareggio, può distrarla dalla gara con il Torino?
“Adesso per la Roma ogni gara è “tutto per tutto”, se conosco bene l’ambiente. Se oggi la Roma perde il ritorno a casa sarà difficile perché all’aeroporto appena scesi dall’aereo sarebbero contestati e così avverrebbe anche a Trigoria durante gli allenamenti e per i giocatori non è una cosa molto carina. Non possono avere la testa alla Champions, se lo facessero sarebbe meglio per il Toro e loro sbaglierebbero, ma non penso che commetteranno un tale errore”.
Risultato quindi aperto?
“Aperto, aperto, è una partita da tripla”.
Cambiando argomento e parlando un po’ di lei, la stagione scorsa era il vice di Marcolin a Catania e adesso che cosa fa?
“Con il Catania abbiamo rescisso il contratto e sono in attesa di nuove opportunità e nel frattempo mi tengo aggiornato e, infatti, più tardi sarò allo stadio a vedere la partita”.
Quindi sarà all’Olimpico per Torino-Roma?
“Sì certo, così colgo anche l’occasione per andare al Granata Store e regalarmi per Natale la maglia blu, quella con i nomi di noi giocatori stampati sopra”.