ESCLUSIVA TG – C. Sala: “Sono fiducioso per un Toro in Europa, ma deve fare nove punti”
Fonte: Elena Rossin
Claudio Sala è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Sala, vinse uno scudetto con il Torino nel 1976 e una Coppa Italia nel 1971, indossò la maglia granata dal 1969 al 1980 e poi nel 1989 allenò la prima squadra. Con Sala abbiamo parlato della corsa del Torino a conquistare un posto in Europa.
Il Torino è in corsa per un posto in Europa, ma allo stesso tempo rischia di rimanerne fuori. Cosa ne pensa di questo momento così delicato?
“Il calcio è questo, adesso ci sono partite che sono decisive e determinanti ed è giusto che sia così. Il Torino ha fatto un punto contro la Juve, ma sarebbero potuti essere tre, anche perché loro sono risusciti a pareggiare a sei minuti dalla fine, ma questo pareggio ha lasciato tutto inalterato per quanto riguarda la lotta per l’Europa League, un po’ meno per la Champions visto che ieri l’Atalanta ha vinto con il Genoa, il Milan con la Fiorentina e lunedì l’Inter giocherà con il Chievo e anche la Lazio ha conquistato tre punti con il Cagliari. Il risultato negativo per il Toro è stata la vittoria del Milan l’altra settimana con il Bologna e ieri con la Fiorentina e adesso i rossoneri hanno un calendario abbastanza semplice (Frosinone e Spal, ndr) di qui alla fine del campionato”.
Il Torino deve vincere con Sassuolo ed Empoli e poi giocarsela con la Lazio nell’ultima giornata e sperare che basti, concorda?
“Il problema è che il Sassuolo ormai non ha obiettivi da raggiungere ed è già salvo e poi ci sarà la partita con l’Empoli che sta lottando per non retrocedere (Sampdoria-Empoli e Frosinone-Udinese domenica alle 15, Bologna-Parma lunedì alle 19, mentre il Genoa ha perso ieri con l’Atalanta. L’Empoli ha 32 punti, l’Udinese 34, il Genoa 36, il Bologna 37 e il Parma 38, ndr) e nello scorso turno ha battuto in trasferta la Fiorentina e ha messo in difficoltà tutti gli altri avversari. Il Torino, quindi, ha due partite nelle quali deve giocare alla morte: con i toscani a casa loro e con la Lazio a casa propria. Proprio la partita con la Lazio potrebbe essere determinante per il Torino, però, il risultato della finale di Coppa Italia (Atalanta-Lazio si giocherà mercoledì 15 ore 20,45 a Roma, ndr) dirà se in Europa League ci va solo la sesta classificata in campionato o anche la settima”.
I granata hanno una difesa forte e un attacco con Belotti che ha fatto tredici gol, ma pur considerando i gol dei centrocampisti e dei difensori (45 in totale, ndr) forse mancano un po’ quelli da parte degli attaccanti?
“E’ vero, la forza di questa squadra è sicuramente la difesa a iniziare dal portiere perché Sirigu ha fatto benissimo e i tre centrali e i due esterni anche loro, secondo me, hanno fatto molto bene. Mentre dal punto di vista dei gol segnati ne manca qualcuno e qualche difficoltà c’è nel proporre azioni offensive e di conseguenza c’è anche qualche difficoltà nell’arrivare a concludere in porta”.
In queste ultime partite non sarebbe meglio che Belotti non si sacrificasse in copertura e pensasse solo a fare l’attaccante?
“E’ tutto relativo, ogni giocatore ha le sue caratteristiche e lui si stente in dovere di dare una mano anche nel tornare un pochino, ma è chiaro che dovrebbe stare là davanti ed essere lucido, però, lui è un attaccante che interpreta il calcio in questa maniera. E’ un’abitudine quella di Belotti di andare ogni tanto a dare una mano ai centrocampisti e poi quando riesce a trovare il gol è tanto di guadagnato, però, appunto per le sue caratteristiche partecipa anche alla manovra senza essere il punto terminale che è là davanti apposta per fare gol”.
Con il Sassuolo non ci sarà Rincon che è squalificato, un problema per Mazzarri?
“Mancherà Rincon, ma si può sostituire tranquillamente perché il Torino ha buoni centrocampisti, ma ovviamente essendo una partita delicata avrebbe fatto comodo avere un giocatore con l’esperienza del venezuelano, però, credo che chi lo sostituirà possa farlo degnamente. Il problema, come dicevamo prima, del Torino è semmai creare un numero maggiore di palle gol rispetto a quello delle altre partite”.
Sul Torino aleggia l’incognita Zaza, sempre che Mazzarri lo faccia giocare e non solo nei minuti finali.
“Ha bisogno di ritrovare il gol, la prestazione e l’affetto dei tifosi. E’ un giocatore un pochino in difficoltà, però, nel calcio basta poco per diventare protagonisti”.
Lei è fiducioso sul fatto che il Torino possa accedere all’Europa?
“Sì, sono fiducioso. E’ chiaro che sarà la finale di Coppa Italia a dire la verità, ma per non avere problemi il Torino dovrebbe conquistare nove punti in queste ultime tre partite, magari ne basteranno anche meno, però, dipenderà dai risultati delle altre concorrenti”.