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ESCLUSIVA TG - Camolese: "Toro, serve fantasia: un Ljajic con la testa"

di Emanuele Pastorella

Giancarlo Camolese è stato intervistato in esclusiva per Torinogranata.it. L’ex tecnico granata, al Toro tra il 1996 e il 2002 e poi per una piccola parentesi nel finale di stagione 2008/2009, ha analizzato la stagione di Belotti e compagni, facendo il bilancio dei promossi e bocciati, e consigliando i possibili colpi per il futuro per costruire una squadra sempre più forte. 

Come giudica la stagione del Toro?
Ha fatto un bel campionato, lo testimoniano i numeri: è stato centrato il record di punti da quando le vittorie valgono tre, l’Europa è sfuggita per un soffio proprio nelle ultimissime giornate. Certamente qualche occasione è stata persa, qualche punto è stato lasciato per strada, ma nel complesso è stata una stagione da elogiare. E per l’anno prossimo sono ancora più positivo.

Come mai?
Tantissime società stanno cambiando, o hanno già cambiato, allenatore. E’ nelle loro possibilità, però mi sembra che tutti i tecnici abbiano raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati. Il Toro, invece, partirà da una base solida, con Walter Mazzarri confermatissimo e in grado di fare un ulteriore salto di qualità. Questo è un aspetto da non sottovalutare.

Base solida in panchina, ma anche in campo: è un Toro da puntellare, non da rivoluzionare.
Ha ragione il presidente Cairo quando dice che questa è una squadra alla quale bisogna soltanto aggiungere due o tre elementi, cercando di tenere l’ossatura che è di primo livello. L’obiettivo della prossima sessione di calciomercato, dunque, deve essere questo: confermare e inserire qualche innesto.

Cosa serve, però, per fare l’ultimo salto di qualità?
Penso un po’ di fantasia, qualcuno che renda più imprevedibile il gioco e che sappia segnare direttamente da calcio di punizione: a Mazzarri, in questa stagione, è mancato quel tipo di giocatore. Direi che sarebbe da prendere uno come Ljajic, ma con la testa. Così davvero il Toro potrebbe prendere il volo.

Chi sono i promossi di Camolese?
La difesa è il reparto che ha avuto il rendimento migliore: penso che per l’esperienza e per l’aiuto che hanno dato ai più giovani, Moretti e De Silvestri siano stati tra i giocatori più determinanti della stagione. E sul podio devo metterci anche Sirigu, è davvero il portiere italiano più forte: penso che se dovesse giocarsi una finale, il ct Mancini schiererebbe lui.

E i bocciati, invece?
Per il campionato che ha fatto il Toro non ce ne sono, forse Zaza è quello che ha dato meno di quanto la gente avrebbe voluto. Però le aspettative su di lui erano enormi, bisogna considerare anche questo: ma se lui si è si trovato davvero bene sotto la Mole, allora l’anno prossimo può riscattarsi.


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