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ESCLUSIVA TG – Caputi: “Torino-Lazio è da pari, ma i granata sono un pizzico favoriti”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it

Massimo Caputi è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Caputi, responsabile della redazione sportiva del quotidiano “Il Messaggero”, abbiamo parlato della sfida fra Torino e Lazio.

Che cosa possono fare Ventura e Pioli per rilanciare le rispettive squadre che stanno disputando un campionato inferiore alle aspettative iniziali e arrivano da una sconfitta?

“Le due squadre arrivano da un momento negativo e per entrambe le formazioni c’è stata un’involuzione notevole nel corso del campionato e le speranze che c’erano nella prima parte della stagione sono pian piano evaporate. Per Torino e Lazio anche l’aspetto ambientale, per motivi differenti, non è dei migliori, è vero che è normale quando non si ottengono i risultati sperati, ma sul fronte granata c’è scontento nei confronti dell’allenatore e su quello biancoceleste da sempre c’è contrasto fra i tifosi e la presidenza, contrasto che si acuito in particolar modo in questa stagione. Detto questo, mi sembrano due squadre che hanno poco da chiedere al campionato e quindi, da un certo punto di vista dobbiamo augurarci che proprio in virtù del fatto che hanno poco da perdere almeno se la giochino a viso aperto. Purtroppo, invece, mi sembra che una delle caratteristiche di queste due squadre finora sia stata disattendere le aspettative non giocando un calcio più spensierato e questo ha fatto sì che non avessero né un buon gioco né, appunto, i risultati”.

La Lazio avrà la testa all’Europa League oppure si concentrerà sul campionato mandando in campo la miglior formazione possibile senza effettuare particolare turnover?

“Penso che Pioli effettuerà delle variazioni perché il campionato in questo momento può servire alla Lazio per dare l’opportunità ad alcuni che hanno giocato poco di mettersi in mostra e al tempo stesso di dare respiro a qualche titolare importante in vista proprio dell’Europa League. La Lazio è l’unica squadra italiana rimasta in Europa League e rischia di rimanere in assoluto l’unica italiana nelle competizioni europee. L’Europa League al momento è sicuramente alla portata della Lazio per quel che riguarda questo turno degli ottavi perché il sorteggio è stato benevolo, ma da qui a dire che arriverà in finale o vincerà la coppa ce ne passa, ci sono ancora tante partite e tanti avversari forti. Se da una parte è giusto che la Lazio pensi all’Europa League dall’altra non può mollare totalmente in campionato”.

Il Torino è accusato da più parti di avere un gioco troppo prevedibile e i giocatori di sembrare quasi frenati in campo. Il problema di granata è psicologico o tecnico, di gioco e di campo?

“Credo che ci sia stata una grande involuzione nel gioco del Torino, fino a un certo periodo fa era una squadra difficile da affrontare, sapeva chiudersi bene e colpire in contropiede. Temo che oltre al gioco involuto la squadra abbia sempre più pensato a non perdere piuttosto che a vincere, quindi ha smesso di costruire gioco e ha finito per non essere più propositiva. Alla fine non ha pagato il giocare in maniera troppo utilitaristica, forse prima aveva ottenuto tanto, ma non sempre giocare sugli errori avversari può essere giusto. Ci sta che un certo ciclo si sia concluso e quindi o si rinnova Ventura oppure diventa difficile sbloccare una squadra che sembra sparita dal punto di vista del temperamento e del gioco”.

Torino-Lazio è da tripla oppure una delle due squadre, almeno sulla carta, è favorita?

“Credo che sia favorito il Torino, anche perché mi aspetto che i granata abbiano una reazione proprio in virtù dei risultati negativi e della voglia di far tornare il sorriso ai propri tifosi in considerazione del fatto che potrebbero trovare una Lazio non determinatissima. Quindi, la partita può finire in parità, ma se dovessi dire che c’è qualcuno che è un pizzico più favorito indico il Torino”.


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