ESCLUSIVA TG – Caso: “Napoli e Torino hanno qualità, mi aspetto un match spettacolare”
Fonte: Elena Rossin
Domenico Caso è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Caso è un ex calciatore che giocò nel Torino dal 1983 al 1985 e in precedenza nel Napoli nella stagione ‘78-‘79, terminata l’attività agonistica è diventato allenatore e dirigente. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi pomeriggio fra le sue ex squadre.
Napoli e Torino stanno lottando per le posizioni di vertice della classifica, come immagina la sfida fra queste due squadre?
“Vedendo lo stato di forma delle sue squadre dovrebbe essere un match molto bello perché il Toro è una delle splendide sorprese del campionato e il Napoli una fra le squadre che esprimono il miglior calcio. Anche domenica scorsa il Torino con la Juve l’ha dimostrato fino all’ottantatreesimo stando in partita e avrebbe addirittura potuto vincere il derby, poi, forse, Mihajlovic nell’euforia totale ha snaturato un po’ la squadra perché voleva vincere e dimostrare di poter mettere sotto la Juve e alla fine purtroppo è andata male, ma questo è segno di grande maturità e forza. Quindi vanno fatti i complimenti al Toro, alla squadra, alla società e a Mihajlovic. Credo che il Torino andrà a giocare contro un avversario che in questo momento è in uno stato di forma splendido, nonostante tutti gli infortuni degli attaccanti che ha avuto finora. Stimo e adoro Sarri perché penso che sia uno dei pochi allenatori italiani che riesce a dare un’intensità di calcio unica alla propria squadra, l’ha già fatto l’anno scorso e si sta ripetendo in questo campionato, quindi onore al merito a quest’allenatore che non si lamenta e va avanti dimostrando che si può fare calcio in modo straordinario anche senza attaccanti veri. Il Napoli sta vivendo un momento magico, ha segnato cinque gol al Cagliari ed è passato alla fase eliminatoria in Champions League, c’è un’euforia straordinaria. Mi fa piacere la sfida fra Napoli e Torino perché sono due squadre che giocano benissimo a calcio, tifo Napoli proprio perché amo il gioco del calcio e, ripeto, il tecnico e la squadra partenopea che ha un’identità, ma anche Mihajlovic ha fatto altrettanto con il Toro e per questo mi auguro che sia un match spettacolare poiché le due formazioni annoverano campioni e dal punto di vista del gioco hanno le qualità per offrire un grande spettacolo”.
Quali punti deboli degli avversari possono sfruttare Sarri e Mihajlovic per provare a vincere?
“I punti deboli li mettono in mostra solo gli errori che vengono fatti durante la gara. Se si va a vedere a ritroso, il Napoli in alcune occasioni è stato autolesionista, come nel caso del primo gol che ha subito dalla Roma quando Koulibaly invece di dare la palla indietro al portiere ha commesso l’errore dal quale è scaturita la rete dei giallorossi. Nel calcio gli errori ci stanno e si pagano a caro prezzo. Sono due squadre che hanno fatto dell’equilibrio la loro arma migliore, soprattutto il Torino, mentre il Napoli ha dovuto fare a meno di giocatori importanti. Amano il calcio spettacolare e il Napoli deve fare attenzione perché il Toro ha uomini come Belotti e Ljajic, che in questo momento sono gli attaccanti fra i più forti in circolazione in particolare Belotti è l’italiano più pericoloso. La difesa del Napoli gioca cortissima tenendo la squadra altissima e molto stretta fra i reparti, quindi, deve stare attenta alle ripartenze di Belotti, che fa della velocità una delle sue armi migliori. Questi sono i motivi che mi fanno dire che potrà venire fuori una partita altamente spettacolare, ma l’attenzione del Napoli dovrà essere massima perché il Toro ha delle individualità che gli possono creare dei grossi problemi. E il Toro avrà di fronte una squadra che in questo momento gira a mille e credo che non abbia niente da perdere perché la classifica dei granata è soddisfacente e di conseguenza dico che può giocarsi la partita tranquillamente con grande serenità, eventualmente perdere con il Napoli non sarà un disonore come non lo è stato nel derby domenica scorsa, nell’occasione il Toro ha interpretato benissimo la gara. Vedo la squadra di Mihajlovic in salute e potrebbe fare il colpo a Napoli, anche se la squadra di Sarri mi sembra la più in forma del campionato in questo momento”.
Dalle sue parole si può dedurre che la partita è aperta, ma che il Napoli parte con un po’ di vantaggio, almeno sulla carta, anche perché giocherà in casa?
“Il Napoli in casa è un rullo compressore per il tipo di gioco che ha e la cosa splendida è che lo attua anche fuori casa. I giocatori seguono alla lettera le direttive di Sarri eseguendo molto bene gli schemi e non nego che guardo sempre le partite del Napoli perché mi diverto a vedere come gioca. Ci possono essere degli errori, dei momenti nell’arco della stagione che non sono felici e forse la squadra non ha raggiunto ancora una maturità importante, però, in questi due anni Sarri ha fatto, e continua a fare, un lavoro eccezionale. Come dicevo, il Toro può giocare questa partita con grande serenità, anche se è reduce dalla sconfitta nel derby che può pesare, però, il tifoso granata deve stare sereno e tranquillo perché il gioco con la Juventus è stato di grande qualità e avrebbe potuto rammaricarsi solo se non fosse stato così, ma sono stati solo gli episodi a influire sul risultato finale, come succede tante volte nel calcio. Si può solo applaudire il Toro per quello che stanno facendo Mihajlovic e la società, poi è chiaro che per lo stato di forma in cui è il Napoli la squadra di Sarri è favorita, ma il Toro ha le armi per poterla impensierire perché davanti ha un giocatore come Belotti che sta attraversando un periodo straordinario e il Napoli con il suo modo di giocare po’ lasciare spazi sia a Belotti sia a Ljajic e anche a Iago Falque, nonostante questo, però, devo dire che obiettivamente il Napoli è un po’ favorito”.
Cambiando argomento e parlando di lei, tornerà ad allenare?
“Spero proprio di sì, ma nel calcio bisogna essere in due e ci vuole qualcuno che cerchi chi si offre. Chi come me ha la passione per il calcio e per allenare fino a quando appende definitivamente gli scarpini al chiodo cercherà sempre di andare in campo per provare a dare consigli e fare qualche cosa d’importante per qualcun altro. Al momento sono un semplice spettatore, cultore e amante del calcio come quello che giocano il Napoli, il Torino e l’Atalanta e vado a vedere il calcio giovanile perché m’interessano le novità e soprattutto vedere che finalmente in Italia società come il Milan e l’Atalanta stanno puntando sui giovani. Lo stesso Berlusconi, che è il presidente che ha vinto di più nel calcio degli ultimi anni, soprattutto a livello internazionale, ha detto che bisogna fare un Milan tutto italiano e il dottor Galliani ha anche aggiunto che in prima squadra ci devono essere giocatori che provengono dal settore giovanile. Questo mi riempie di gioia e felicità e per me questa è la strada che bisogna perseguire perché oggi nel calcio troppe società, parlo anche dei cugini del Milan, vanno a cercare all’estero quello che si può tranquillamente trovare in Italia”.