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ESCLUSIVA TG – Dossena: “Torino-Sampdoria? Risultato assolutamente aperto”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it

Giuseppe Dossena è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Dossena è un ex calciatore che giocò nel Torino dal 1981 al 1987 e nella Sampdoria dall’88 al ‘91, terminata l’attività agonistica è diventato dirigente e allenatore. Attualmente è opinionista nelle trasmissioni calcistiche della Rai. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi pomeriggio fra le sue ex squadre.

 

La Sampdoria è al quarto posto con la Lazio e ha nove punti in più del Torino che nell’ultima partita a pochi secondi dal fischio finale ha battuto l’Inter. Sarà più impegnativa la gara di oggi per i granata?

“Più facile preparare la partita con l’Inter, la Sampdoria è in grado di mettere in difficoltà il Torino che ha come problema il fatto di segnare poco, sicuramente la vittoria sull’Inter è stata una bella iniezione di fiducia, ma i nove punti che separano le due squadre ci sono e dicono quale sia la differenza fra le due squadre in campo. Al di là di questo mi aspetto una bella partita fra due squadre che sono in salute, la Sampdoria lo è dall’inizio della stagione, mentre il Torino viene da una settimana d’euforia”.

 

Il Torino, che deve confermare il trend positivo dell’ultimo periodo e la vittoria sull’Inter, deve temere più se stesso o la Sampdoria?

“Il Torino ha bisogno di ritrovare la via del gol e la capacità di chiudere le partite, cosa che più di una volta non ha fatto. Nel campionato italiano gli avversari bisogna temerli tutti e a maggior ragione squadre come la Sampdoria”.

 

Secondo lei la coppia d’attacco Quagliarella - Maxi Lopez è il binomio giusto per i granata?

“In teoria possono giocare insieme, anzi hanno caratteristiche che si combinano perfettamente. Si sa che Maxi Lopez negli ultimi tempi non ha fatto molti gol, ma da quando è al Torino già un gol e un assist, diciamo così un po’ particolare, li ha fatti quindi c’è da ben sperare, il giocatore deve riscattare le ultime stagioni dove ha fatto veramente poco, non sotto l’aspetto dell’impegno bensì da quello dei gol realizzati. Quagliarella i gol li può fare, però è inutile fare paragoni con il passato e con chi non c’è più. Ritengo che il Torino rispetto alle reti che ha segnato finora qualcuna in più ne possa fare e se avverrà le partite saranno un po’ più serene”.

 

Si punta il dito contro il centrocampo del Torino un po’ perché in estate erano arrivati giocatori che poi hanno reso meno delle aspettative e un po’ perché manca l’uomo che sappia fare la differenza, ma il vero problema sta nella mediana?

“A parte le valutazioni sui singoli, ma non è solo la fase difensiva o quella offensiva dove rispettivamente si chiamano in causa i difensori o gli attaccanti, se ogni reparto fa ciò che deve nella media si può fare un discorso globale, se invece gli attaccanti non realizzano un numero minimo di gol allora diventa un problema. La fase offensiva deve essere fatta anche dai centrocampisti oltre che dalle punte, diciamo che adesso questa squadra deve trovare l’equilibrio perché è completamente cambiata in generale e in particolare nel modo che ha di attaccare la porta avversaria, quindi ci vuole del tempo per adattarsi”.

 

Ma ormai è passato tutto il girone d’andata e se non si è trovato l’equilibrio è possibile riuscirci o è fattibile solo se arriveranno i rinforzi giusti dal mercato?

“L’anno scorso il Torino ha mascherato i propri limiti grazie alla capacità offensiva di Cerci e Immobile, su questo non ci sono dubbi e così tutto è diventato bello e perfetto. E’ chiaro che se si hanno giocatori che mettono l’allenatore e la squadra in condizione di disputare le partite come si vuole è un bel vantaggio. Adesso è logico che il Torino in campo soffra e che si debba adattare, non si può sperare che tutti gli anni ci siano giocatori da trentacinque gol, magari”.

 

All’andata con la Sampdoria il Torino disputò una bruttissima partita praticamente senza giocare, si aspetta che oggi giochi guardingo in attesa di ripartire oppure che affronti i blucerchiati a viso aperto?

“La partita non può essere impostata come è stato fatto con l’Inter aspettando l’avversario per poi ripartire, bisognerebbe giocarsela perché dall’altra parte c’è una squadra che sa attendere se è il caso, ma che sa fare la partita se deve farlo. Sarà una partita completamente diversa e come sempre ci vuole maturità, attenzione ed equilibrio”.

 

Risultato aperto?

“Sì, assolutamente, assolutamente aperto”.