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ESCLUSIVA TG-Enrico Maria Amore: "Longo sa cosa significa indossare la maglia granata"

di Marcello Ferron

La redazione di TorinoGranata.it ha intervistato Enrico Maria Amore, ex calciatore, ora osservatore e docente di corsi di scouting, che ha condiviso con Moreno Longo l'esperienza nel settore giovanile del Torino.

Enrico, hai condiviso con Moreno Longo l'esperienza nel settore giovanile granata. Sei sorpreso della scelta di Cairo di affidargli la panchina oppure te lo aspettavi e pensi che sia un traguardo meritato per lui?

"Io e Moreno siamo cresciuti insieme nel settore giovanile del Toro, anche se lui ha tre anni in meno di me. Abbiamo fatto però più o meno lo stesso percorso nelle stesse annate. Sulla scelta di Cairo forse posso essere sorpreso per il coraggio del presidente, ma non sono sorpreso per le capacità dell'allenatore. Moreno nella sua ancora breve carriera in panchina ha già dimostrato qualità e capacità e si merita una grande occasione, per la grande volontà e determinazione con la quale allena e anche per la preparazione tattica. Penso che le caratteristiche di Moreno si avvicinino molto a quelle del Toro".

La piazza chiedeva un cuore granata. Ne sono arrivati addirittura due, Moreno Longo ed Antonino Asta, per cui sembra che Cairo abbia ascoltato la piazza che chiedeva un cambiamento. A tuo parere, oltre agli ultimi risultati, quali colpe ha pagato Mazzarri?

"Come dicevo indubbiamente il presidente ha ascoltato i tifosi, ma ha anche avuto il coraggio, in un momento difficilissimo, di affidarsi ad un allenatore che ha un passato nelle giovanili e che sa meglio di chiunque altro cosa significhi indossare la maglia granata. Quando si dice "Vecchio cuore granata" ha un significato, ma solo chi ha indossato quella maglia può capirne realmente il valore. Moreno certamente in questo momento è quindi la miglior scelta possibile. Sulle colpe di Mazzarri non posso essere io a dirlo, perchè bisogna essere all'interno per capire certe situazioni. Forse Mazzarri ha perso il controllo dell'ambiente, e l'ambiente del Toro è molto caldo, per cui quando si è poi trovato in difficoltà non è più riuscito a recuperare la situazione. Detto questo un plauso a Cairo che si è affidato a due profili con la maglia granata attaccata alla pelle, come Moreno ed Antonino Asta".

Sei rimasto nel mondo del calcio, non come allenatore, ma da apprezzato docente di corsi per osservatori, oltre che osservatore professionista. A quali progetti ti stai dedicando in questo 2020?

"Sì mi sono dedicato soprattutto allo scouting, anche con la realizzazione di un software per aiutare gli addetti ai lavori in maniera professionale, utilizzato anche a Coverciano durante i corsi di formazione, nei quali sono anche docente. Ho anche ideato un corso online sul mio sito LFScouting, dove cerco di mettere le mie competenze a disposizione di chi vuole approcciarsi a questo mondo".


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