ESCLUSIVA TG – Fossati: “Toro con il Genoa osa: tre attaccanti. A gennaio un poker dal mercato”
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Natalino Fossati è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Fossati è stato terzino del Torino dal 1964 al 1974 e del Genoa nella stagione prima che approdasse in granata. Con lui abbiamo parlato della gara fra le sue due ex squadre e del mercato del Torino.
Torino e Genoa a confronto, con i granata sprofondati nella parte bassa della classifica e i rossoblu proiettati nei piani alti. Come vede questa sfida?
“Il Genoa ha usufruito anche di qualche episodio fortunato, però se l’è anche creato, come ha fatto in occasione della vittoria con la Juventus. Ha avuto un buon periodo e se si analizza la gara con la Roma almeno il pareggio ci poteva stare. Con la Sampdoria, che forse ha persino un po’ più di qualità, sta facendo bene e sono le squadre rivelazione di questo campionato, il fiore all’occhiello, e c’è entusiasmo. Il Torino non sembrava inferiore a inizio stagione, però ha sempre ragione chi fa gol e chi riesce a vincere le partite anche al novantesimo, mentre noi, purtroppo stoltamente a causa di errori evitabili, più di una volta le abbiamo perse proprio negli ultimi minuti di gioco. Pensiamo al derby che con un po’ più d’esperienza da parte nostra un punto stra-meritato l’avremmo potuto portare a casa. Il calcio è strano e magari proprio con il Genoa potremmo vincere la partita noi”.
Al Genoa per squalifica mancheranno Perin e Perotti, non proprio gli ultimi due della rosa.
“Appunto, sono senza il portiere titolare e un’ala che forse neppure chi l’ha preso al Genoa pensava che avrebbe fatto così bene, mentre, a mio parere, noi siamo al di sotto di quella che dovrebbe essere la nostra classifica, con qualche punto in più e almeno un rigore in meno sbagliato saremmo molto più tranquilli, avremmo meno affanno e Ventura lavorerebbe anche un pochettino meglio. A me non piace il gioco di Ventura e l’ho detto in più occasioni, ma lo difendo a spada tratta perché non merita tutte le colpe che gli stanno dando ora”.
Quindi gli attuali problemi del Torino non dipendono dal gioco che non è del tutto adeguato alle caratteristiche dei giocatori, ma da una qualità più bassa di quella che si pensava potessero avere i giocatori?
“Sì, sono andati via due giocatori che sono andati in doppia cifra e che hanno permesso di conquistare tanti punti. Buttare la croce addosso all’allenatore per tutti i gol che si sono presi malamente o per quelli che non si sono realizzati mi sembra eccessivo. Persino con il Parma, che è in una situazione difficilissima, abbiamo commesso errori nel secondo tempo, anche se poi abbiamo vinto, questo per dire che certi sbagli sono evitabili. A prescindere dagli addii di Cerci e Immobile, se quest’anno la squadra avesse avuto un po’ più d’esperienza qualche punto in più adesso lo avremmo e vivremmo diversamente la classifica, le sconfitte in casa con il Verona e con il Sassuolo erano evitabili e non possiamo dire che sono due squadre superiori alla nostra, il Verona dopo un exploit iniziale sta vivacchiando e il Sassuolo forse è un po’ una rivelazione, però non può essere considerata di livello superiore. Con Atalanta ed Empoli invece, sia noi che loro, abbiamo disputato partite decisamente mediocri, quindi tutto sommato questi due zero a zero ci stanno”.
Il Torino sembra una squadra votata al gioco offensivo e invece finisce spesso per pensare prima di tutto a difendersi, una contraddizione?
“Non sempre e non proprio, ad esempio, Bovo a centrocampo lo avrei schierato anch’io, per questo difendo Ventura”.
Ma in panchina a Empoli c’erano Nocerino, Farnerud e anche Perez che sono tre centrocampisti di ruolo, perché non utilizzare uno di loro per sostituire Vives?
“Farnerud ha più fisico ed è uno più tentato a fare fallo ed ha caratteristiche più offensive perché tende di più a lasciare la posizione per andare in attacco, ecco perché Ventura ha preferito Bovo che insieme a Gazzi faceva barriera davanti alla difesa e però ha anche la capacità d’impostare l’azione, quindi non è stata una brutta idea utilizzarlo”.
Teniamo pure Bovo a centrocampo, ma vista la prestazione negativa di El Kaddouri non si poteva utilizzare Farnerud al suo posto?
“Assolutamente sì, su questo sono più che d’accordo e lo dico da ex allenatore. Sinceramente ora El Kaddouri lo metterei a prendere il fresco in tribuna, proprio perché è un giocatore che ha i numeri, ma ultimamente è inguardabile. Con Bovo e Farnerud il Torino a Empoli avrebbe avuto un equilibrio maggiore a centrocampo, proprio nella zona dove i padroni di casa hanno fatto meglio. E’ inutile raccontarsi storielle, se a centrocampo non si hanno gli uomini per contrastare ed effettuare le ripartenze diventa molto difficile, persino la Juventus quando non gioca Pirlo, o non è al top della condizione, l’intera squadra diventa una formazione normale, quando manca il solista il concerto non è uguale”.
Lei come imposterebbe la partita del Torino?
“Io sarei un po’ spregiudicato e giocherei con tre punte, Quagliarella, Amauri e Martinez”.
Anche rischiando di perdere?
“Sì, intanto non si corre il rischio di finire negli ultimi tre posti e quindi me la giocherei. A Martinez direi di correre e lottare fino a quando ha fiato e poi semmai lo sostituisco, a Quagliarella e Amauri di arrangiarsi là davanti e di fare quello che sanno e gli viene meglio, altrimenti con un altro atteggiamento più compassato non ce la facciamo a vincere con il Genoa. Non bisogna aver paura. Amauri faccia pure a sportellate e Quagliarella deve essere meno sacrificato in lavori di copertura. Andiamo a vedere come giocano le squadre a livello internazionale, non si chiudono in difesa”.
A gennaio riaprirà il mercato, quali interventi devono essere fatti dalla società granata?
“Barreto e Larrondo credo che nel Torino non possano più giocare, ma anche per loro stessi e poi non servono al Toro. Ovviamente quando dico questo non mi riferisco ai due uomini bensì ai due giocatori. Premesso ciò, una punta in più servirebbe e in questo periodo si parla tanto di Pinilla e a centrocampo di Ledesma, però attenzione perché Ledesma ha trentadue anni e a parte nell’ultima partita con l’Atalanta e in quella con il Varese in Coppa Italia ha giocato solo altre quattro volte, tre in campionato (Genoa, Udinese e Palermo, ndr) e una in Coppa Italia (Bassano, ndr) e mai per tutta la partita (rispettivamente 45 minuti, 59’, 8’ e 65’, ndr). Non lo so, ma non si potrebbe trovare qualcuno che non faccia venire a nessuno dubbi? Io mi orienterei su altri giocatori, ad esempio, Kurtic, l’anno scorso non mi dispiaceva ora è alla Fiorentina, ma io proverei a riprenderlo, non capisco perché non lo abbiamo tenuto. Purtroppo Nocerino è stato più in infermeria che in campo, col senno di poi non è stata una scelta azzeccata quest’estate. Benassi è giovane e quindi non può essere un punto fermo perché ha ancora molto da imparare, quindi, ribadisco, tenere Kurtic sarebbe stato così sbagliato? Infortuni non ne ha avuti quest’anno e fra campionato (nove gare con 1 gol e 1 assist per un totale di 508 minuti, ndr), Europa League (5 partite per 450’ e 1 assist, ndr) e la sua Nazionale (4 match per 299’, ndr) di partite ne ha giocate abbastanza ed ha venticinque anni. Uno come Muriel dell’Udinese, nelle ultime partite non ha giocato a causa di una lesione, ma non mi pare che sia grave l’infortunio tanto più che mi sembra interessi anche alla Sampdoria, quindi perché non provare a prenderlo? Per di più è giovane, ha ventitre anni. Certo costerà un po’, ma è così per tutti i giocatori validi. Penso che se a Ventura fosse dato Muriel sicuramente lo farebbe giocare. Vogliamo parlare di Barreto del Palermo? E’ vero che ha trent’anni e un problemino muscolare che gli ha fatto saltare la gara con il Sassuolo, però anche lui non mi sembra così acciaccato e al Torino uno così servirebbe, Zamparini magari non vuole cederlo, ma se arrivasse l’offerta giusta … In un’intervista ho sentito che Mancini diceva che aveva bisogno di un centrocampista, forse che il Torino non ne ha altrettanto bisogno? Tutto dipende da Cairo, ovviamente”.
Quindi al Torino servono due centrocampisti e due attaccanti?
“Eh sì, per poter fare il salto di qualità e poter stare più tranquilli si è obbligati a fare una mossa di questo tipo, altrimenti faticheremo fino alla fine. L’Empoli ci ha dominati a centrocampo e allora è lì che si deve intervenire e anche in attacco perché segniamo troppo poco. Lunedì sera ad un certo punto avevo paura che avremmo perso perché Sarri con Tavano e Maccarone e alle loro spalle Verdi ci ha messo in difficoltà. Ecco perché dico che al Genoa dobbiamo mettere paura, non può venire qui e portare a casa quello che vuole, altrimenti a fine gara sentiremo dire a Ventura e ai giocatori che il Torino ha fatto una buona partita, il Genoa ha tirato in porta solo una volta però ha vinto. Ma che cavolo! Giochiamocela! Non bisogna avere paura dell’avversario, la paura e il calcio non sono un bel connubio. Un ultima cosa: Buon Natale e Buon 2015 a tutti, sempre e solo Forza Toro”.