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ESCLUSIVA TG – Gasbarroni: “Le difficoltà possono rafforzare il Toro. Servono personalità, sacrificio e giocate individuali”

di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
Andrea Gasbarroni

Andrea Gasbarroni è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Gasbarroni ha giocato nel Torino dal 2009 al 2012 e in precedenza nel Parma 2006-2008, attualmente dà lezioni di tecnica individuale ai ragazzini. Con lui abbiamo parlato della partita di questa sera fra granata e gialloblù.

Il campionato ricomincia con il recupero di Torino-Parma, i granata devono salvarsi, mentre i gialloblù sono assestati a metà classifica. Come vede questo match?

“C’è stato un lungo periodo di stop, quindi, è una situazione un po’ inedita e bisogna capire come arrivano psicologicamente e fisicamente i giocatori a questa gara. Tempo per lavorare c’è stato, ma è difficile formulare un’opinione proprio perché si tratta di una situazione insolita, che non si era mai verificata prima di stare così tanto tempo fermi. Secondo me, è come se si iniziasse un nuovo campionato per cui vedremo due squadre che conosciamo, ma che sulle quali non si possono fare giudizi fino a quando non le vedremo in campo essendo passato troppo tempo ed è difficile fare riferimento al periodo o a partite precedenti. Sono due squadre che si affronteranno sicuramente con stimoli importanti: il Toro è in una situazione un po’ più difficile, quindi, staremo a vedere quello che ci propongono a livello di gioco e dì intensità”.

Sia nel Torino, con Baselli e Verdi e Ansadi che continua a svolgere un lavoro personalizzato, sia nel Parma, Inglese, ci sono defezioni, ma Longo ha una rosa più ristretta e ha parecchie defezioni nella zona di centrocampo.

“Sicuramente sono tre pedine importanti per il Toro, però, penso che chi sarà chiamato in causa al loro posto a livello di stimoli ne avrà quanto loro”.

Longo in questo periodo ha provato anche altri moduli, ma la coperta sembra sempre un po’ corta e il Torino avendo subito 45 gol e fatti 28 che cosa può fare per migliorare la situazione?

“Penso che questa situazione possa rafforzare il Toro nel senso che nelle difficoltà e nell’emergenza alle volte può scattare quella molla che ti fa fare quel metro in più, quella giocata diversa e potrebbe essere uno stimolo in più avere la coperta corta e tutti i giocatori forse potrebbero dare qualche cosa in più”.

Due capisaldi del Torino sono Sirigu e Belotti, e da loro che deve ripartire la squadra?

“Sono due giocatori importanti e di riferimento per tutti. Sono i trascinatori, ma bisogna che la squadra li segua. Da queste situazioni si viene fiori con la personalità, il sacrificio e soprattutto, per come vedo io il calcio, la giocata individuale che può risolvere la partita e Belotti è un goleador e può trovare il gol da un momento all’altro. I giocatori di qualità sono quelli che, a mio avviso, cambiano le sorti della gara”.


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