ESCLUSIVA TG – Graziani: “Almeno un paio di acquisti di spessore servono al Toro se non ci saranno sorprese in uscita”
Fonte: Elena Rossin
Francesco Graziani è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Graziani ha indossato la maglia granata dal 1973, terminata l’attività agonistica è diventato allenatore e attualmente è opinionista in trasmissioni sul calcio. Con lui abbiamo parlato delle prime impressioni stagionali sulla squadra granata.
A meno di un mese dall’inizio del campionato che cosa pensa del Torino che ha preso Rosati, Izzo, Bremer, Meïté e Damascan?
“Di questi ragazzi giovani non ne ho visto ancora nessuno giocare, conosco Izzo che l’anno scorso era nel Genoa e il portiere Rosati, che però non credo possa creare entusiasmi intorno al pianeta Toro. Per ora credo che il colpo di mercato non ci sia ancora stato e penso che la società sia alla ricerca di due-tre calciatori di qualità che possono migliorare tecnicamente la rosa in modo che per il campionato che fra poco inizierà sia più competitiva dell’anno scorso”.
Nessuno dei big è andato via …
“Per ora, per ora”.
Mazzarri in ritiro a Bormio sta provando i 3-5-2 e il 3-4-3 l’attuale rosa è adatta a questi moduli?
“Se Mazzarri sta portando avanti questi moduli devo pensare che i giocatori siano validi per questi impianti di gioco. Mazzarri prima di cucire un vestito alla squadra prende le misure e in base alle caratteristiche dei giocatori e, quindi, in questo momento può giocare con il 3-4-3 o con il 3-5-2 o anche con il 5-3-2. Se arriveranno giocatori con caratteristiche diverse si fa sempre tempo a cambiare il progetto tattico: mi devo fidare di ciò che fa il mister. D’altronde Mazzarri in questa stagione parte da zero con una base costituita dallo zoccolo duro che è rimasto dall’anno scorso, sperando che non ci siano sorprese in uscita negli ultimi giorni di mercato. L’intenzione della società è di migliorare la qualità della squadra, quindi, per farlo, come dicevo, ci vogliono almeno un paio di acquisti, ma acquisti di giocatori bravi”.
In quali reparti il Torino dovrebbe rinforzarsi ancora?
“Ci vuole un altro attaccante perché da solo Belotti non può sobbarcarsi il peso dell’intero reparto e di conseguenza serve un’alternativa. Anche se è vero che adesso spesso si gioca con una punta centrale e un trequartista subito dietro. E poi penso che serva un altro uomo in difesa, meglio se d’esperienza”.
Un esterno che sia funzionale al 3-5-2 visto che ci sono solo Ansaldi, De Silvestri e aggiungiamoci pure Brenguer non sarebbe utile?
“Ripartendo con l’ossatura dello scorso anno e dallo zoccolo duro mi sembra che Berenguer abbia conquistato la fiducia dell’ambiente. Ansaldi è una garanzia e con il 3-5-2 si può fargli fare l’esterno alto e anche il mediano sia a destra sia a sinistra. E per la fase difensiva c’è De Silvestri nel ruolo di terzino sinistro. Mazzarri ha varie soluzioni, ma, ripeto, almeno un paio di acquisti di spessore servono al Toro, sempre che non vada via nessuno e non mi stanco di ripeterlo come dico che serve un’altra punta da far giocare insieme a Belotti o per sostituirlo”.
Non bastano quindi Falque e Ljajic oltre a Edera e Damascan?
“Falque è più un esterno, Ljajic un trequartista e gli altri due sono giovani, anche se Edera ha già un po’ d’esperienza. Secondo me, come ho detto, ci vuole o un’alternativa a Belotti oppure un attaccante con il quale lui possa giocare anche insieme in modo da poter fare qualche volta anche il 4-3-1-2 giocando con due punte e il trequartista. Un’altra punta serve”.